Domenica 21 luglio, la Parrocchia di Alesso celebrerà la “sagra”, la tradizionale festa del Redentore, un evento di grande rilevanza storica e culturale per il paese.
Questa manifestazione, documentata fin dai primi anni del 1600, ha rappresentato per secoli un’occasione di incontro per la comunità, inclusi gli emigrati che ritornavano al loro paese natale durante il periodo estivo. La giornata di festa sarà caratterizzata dalla Messa solenne, che si terrà nella chiesa parrocchiale alle 10.45. Questo momento di raccoglimento e preghiera sarà reso ancora più suggestivo dai canti liturgici eseguiti dal Gruppo corale di Alesso, diretto dal maestro Sergio Vuerich.
Durante la cerimonia verrà rivolto uno speciale ricordo a due sacerdoti che hanno lasciato un segno indelebile nella comunità di Alesso. Il primo è don Santo De Caneva (1930-2021), che ha prestato il suo servizio pastorale nel paese per un breve, ma significativo periodo, dal 1967 al 1970. Nonostante la sua breve permanenza, don Santo è ricordato con affetto per il suo instancabile impegno nel coinvolgere le giovani generazioni nella vita del paese, incentivando l’avvicinamento alla musica e la formazione di gruppi culturali e associazioni. Preziosa la sua attività recupero della documentazione archivistica e la promozione di ricerche sulla storia locale.
L’altro sacerdote commemorato sarà don Giulio Ziraldo (1931-2023), che ha servito come parroco di Alesso per un lungo periodo, dal 1973 fino alla sua morte. Il legame profondo instaurato con la comunità è stato suggellato dalla sua sepoltura nel cimitero di Alesso.
Don Ziraldo è ricordato per il suo impegno nella promozione della lingua e della cultura friulane, che ha incluso anche la celebrazione della “messe par furlan”. La sua presenza costante e il suo stimolo critico sono stati fondamentali nelle battaglie degli ultimi trent’anni in difesa del territorio. Questi due sacerdoti, seppur diversi tra loro, sono stati accomunati dalla fede e dal profondo impegno verso la popolazione di Alesso. La loro memoria sarà onorata durante la sagra del Redentore, che continuerà a essere un simbolo di unità e tradizione per tutta la comunità.
Pieri Stefanutti