«Un tema delicato, perché si parla di fragilità». È la premessa dell’avvocato Michela Canciani, relatrice al convegno “L’amministratore di sostegno”, promosso in Sala Ajace dalla 50&Più di Udine, associazione di over 50 aderente a Confcommercio, d’intesa con il Comune e l’Ordine degli avvocati. L’incontro, non a caso il 29 aprile, giornata mondiale delle malattie rare, spiega il presidente della 50&Più Guido De Michielis, è stato occasione per una fotografia di una figura istituita per chi, a causa di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi.
Ad aprire i lavori i saluti del vicepresidente della 50&Più Pietro Cosatti, quindi gli interventi dell’assessore Stefano Gasparin e del consigliere delegato alla promozione del benessere psicofisico e degli stili di vita Lorenzo Patti. «La domanda è in drammatico aumento, in linea con l’incremento dei nuclei familiari composti da una sola persona», ha sottolineato l’avvocato Canciani (affiancata nell’approfondimento legale dalla collega Annalisa Sandri) nel precisare che il tribunale di Udine ha in carico 5mila procedure in provincia. «Abbiamo indicato le porte a cui si può bussare per ricevere un aiuto – prosegue Canciani –, le modalità pratiche sia per chi si trova nella condizione di essere amministrato sia per chi viene nominato come amministratore di sostegno, figura, istituita ormai da vent’anni, che accompagna e sostiene le persone con fragilità e in alcuni casi si sostituisce a loro, con grandi responsabilità umane e giuridiche, fino al punto da dover prendere decisioni anche di carattere sanitario». Non necessariamente un parente, «anzi il nostro tribunale, quando non vi è adesione, salta il problema e nomina un terzo». Hanno chiuso l’appuntamento gli interventi del Servizio sociale dei Comuni-Ambito Friuli Centrale e alcune testimonianze.
Amministratore di sostegno, 5000 procedure al tribunale di Udine, “drammatico aumento”
I relatori al convegno in sala Ajace