Sabato 16 novembre sono stati premiati gli allievi del Liceo Artistico Sello che hanno partecipato al concorso di idee “Angelo e Antonino Sello maestri d’arte e designer” promosso dall’Associazione Artèsello; nell’occasione sono state inoltre conferite borse di studio e buoni libro agli allievi meritevoli. Il concorso intende promuovere la creatività degli allievi nella reinterpretazione attuale di quanto realizzato da Angelo Sello, titolare del mobilificio che nel 1951 fu donato con uno straordinario atto di generosità al Comune di Udine affinché ne facesse una scuola d’arte, l’attuale Liceo artistico.
Le vincitrici ex aequo del concorso di idee, i cui elaborati saranno esposti fino al 30 novembre, sono Angelica Toneguzzo e Angelica Fantin Turcutto (nella foto, con Enrico Sello). La famiglia Sello, rappresentata da Enrico, Umberto e Maria, titolare del laboratorio tessile di via Portanuova, ha inoltre premiato con dei buoni libro i seguenti studenti che si sono distinti: Ester Comuzzi, Angelica Buonincontri e il gruppo formato da Sofia Codolo, Vittoria Contavalle, Sara Mrak e Matilde Tosatto. La borsa di studio offerta da Artèsello, intitolata ad Antonio De Ruosi indimenticato preside dell’Istituto d’Arte, è stata assegnata ad Agnese Toffoli. Carla Papucci Barburini, consorte di Gilberto Barburini (1927-2016), che dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte Sello diventò a Milano un importante grafico pubblicitario e pittore, ha offerto altre due borse di studio assegnate a Sara Pelizzo e Daniele Loria, cui sono state consegnate anche la monografia recentemente edita sul designer cui verrà dedicata una mostra nel marzo 2025.
Per ricordare artisti e insegnanti formatisi al Sello sono stati distribuiti buoni libri: quello offerto dalla famiglia Piccini in memoria del regista, scenografo e operatore culturale Cristian Finoia, prematuramente scomparso, è andato a Nicole Rocchi, mentre l’altro offerto dalla famiglia Forchiassin, per ricordare Virgilio Forchiassin, insegnante e designer rappresentato con la sua cucina al MoMa di New York, è andato a Martina Maran.
Gabriella Bucco