Tre finali su quattro partecipazioni olimpiche e due medaglie (oro a Pechino nel 2008). La medaglia d’argento conquistata dalla friulana Chiara Cainero nello skeet, alle Olimpiadi di Rio, suggella una carriera sempre al top. Annunciata una grande festa al rientro in Friuli della tiratrice della Forestale
È grande gioia in Friuli-Venezia Giulia per l’atleta friulana Chiara Cainero che ieri ha vinto la medaglia d’argento nello skeet. Alla notizia del secondo posto, dopo un’altra italiana, è esplosa la felicità sui social network con amici, parenti e appassionati sportivi che hanno postato fotografie e messaggi. Anche il mondo politico è intervenuto: la prima a congratularsi è stata la presidente della Regione, Debora Serracchiani: «Grazie a Chiara Cainero che ha portato la regione sul podio delle Olimpiadi di Rio», ricordando che a Pechino nel 2008 Chiara aveva vinto la medaglia d’oro. Se il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, ha diffuso un comunicato in cui parla di «grande gioia», e «splendido risultato», il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, ha telefonato al padre e al fratello di Chiara, in tribuna a Rio insieme con Manuela Di Centa decidendo insieme di fare una grande festa al rientro in Friuli.
Negli anni precedenti la tiratrice della Forestale aveva già conquistato due strepitose medaglie ai mondiali (argento a Zagabria nel 2006 e bronzo a Nicosia nel 2007). Il titolo iridato è l’unico che ancora manca al suo ricco palmares, in cui però figurano cinque titoli europei (nel 2006 a Maribor, nel 2007 a Granada, nel 2013 a Suhl, ottenuto al quinto mese di gravidanza, nel 2014 a Sarlospustza, nel 2016 a Lonato del Garda poco prima di partire per Rio). Nel 2015 ha vinto i Giochi Europei a Baku. Quella di Rio de Janeiro è la quarta olimpiade della carriera. La trentottenne di Cavalicco di Tavagnacco aveva esordito infatti ad Atene nel 2004, senza accedere però alla finale a sei. Nel 2008 ha vinto l’oro a Pechino.
Olimpiadi di Rio. La tiratrice friulana entra nella storia
