“Testimoni di tutte le cose da Lui compiute” è il titolo dell’assemblea diocesana di Azione cattolica che, domenica 4 febbraio 2024 a partire dalle ore 15, si riunirà presso la Hall della sala Scrosoppi, del Seminario diocesano di Udine, ingresso da via Ellero 3, per eleggere il consiglio diocesano e la presidenza che guideranno l’Azione Cattolica udinese nel prossimo triennio. La tappa assembleare conclude il percorso associativo, che ha consentito agli aderenti di AC di riflettere, confrontarsi, discernere in un itinerario in tre tappe, due diocesane e una nelle associazioni parrocchiali, sui temi della Comunione e responsabilità, Persone e comunità, Formazione e cultura. I laici di AC continuano ad attraversare le sfide di questo tempo, cercando insieme di leggerne i segni, coltivando uno sguardo contemplativo capace di entrare in profondità, non rimanendo in superficie né rassegnandosi alle narrazioni più comode e diffuse, con lo sguardo fisso sul Signore Gesù che continua ad avere fiducia nella capacità di bene e di trasformazione di chi si mette con umiltà e gratuità al servizio dei fratelli nei diversi ambiti in cui la vita chiama alla testimonianza del Risorto e nella Chiesa.
L’itinerario e il rinnovo delle cariche
L’itinerario associativo iniziato il 15 ottobre scorso ha anche consentito agli aderenti di rinnovare la propria adesione all’associazione l’8 dicembre, Festa delle adesioni, di eleggere i consigli parrocchiali ed i presidenti parrocchiali nelle sei associazioni in cui l’AC è presente in diocesi, di prepararsi a vivere il rinnovo delle cariche del consiglio e della presidenza diocesana per poi individuare i delegati alla XVIII Assemblea nazionale che eleggeranno a Roma il Consiglio nazionale e la Presidenza i prossimi 25 – 28 aprile.
Gli organi dell’associazione nazionale e delle associazioni diocesane, per le decisioni da assumere, ai rispettivi livelli, in ordine a scelte di particolare rilevanza per la vita associativa, prevedono forme di partecipazione che coinvolgano efficacemente la realtà associativa in tutte le sue espressioni. «Riaffermare la scelta democratica, non solo per regolare il rinnovo delle cariche interne, è pratica formativa e sociale di corresponsabilità e di esercizio, di costruzione del Bene di tutti – commenta la presidente uscente, Marta Turra –, consapevoli che la pienezza della vita democratica richiede un esercizio di impegno e servizio che inizia dalla possibilità che ciascuno possa sentirsi chiamato a mettersi in gioco e offrire i propri talenti per dare valore a scelte e orientamenti della vita delle comunità».
AC, Palestra di sinodalità
Insomma, quando recentemente il Papa ha definito l’Ac «palestra di sinodalità» «forse si riferiva anche a questa dinamica virtuosa che rende le scelte dell’associazione autenticamente laicali e, allo stesso tempo, autenticamente ecclesiali, certo ampiamente condivise e unitive», conclude Turra.
L’assemblea di domenica 4 febbraio che prevede la partecipazione dell’Arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato e l’intervento del delegato della Presidenza nazionale Andrea Facciolo, è aperta a tutti quelli che desiderano fare un’esperienza di chiesa e di discernimento democratico.