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Politica

Autonomia differenziata, no ai referendum per abrogare la legge

Il Consiglio regionale ha bocciato la proposta di referendum abrogativi della legge sull’autonomia differenziata. Respinta anche una mozione sullo stesso tema proposta dal Patto per l’Autonomia-Civica, con prima firma del capogruppo Massimo Moretuzzo, che in una nota definisce «inapplicabile» la legge Calderoli e sostiene «la necessità di concentrarsi su come rilanciare la specialità» del Fvg.

Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e, accanto a lui, Serena Pellegrino di Avs

Compatto il centrosinistra nell’affermare che si tratta di una legge che rischia di creare disuguaglianze tra Regioni e carenza di risorse. Per il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg, Furio Honsell «questa legge è raffazzonata, confusa e perciò molto pericolosa». «Gli allarmi sollevati sull’autonomia differenziata oggi sono strumentali e hanno origine ideologica e non giuridica», risponde Antonio Calligaris, capogruppo della Lega. Andrea Cabibbo, capogruppo di Fi, ha espresso «appoggio al principio del decentramento». Per Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga presidente, «con questa proposta si giungerà a un riequilibrio dei poteri tra Stato e Regione».

L’intervento del governatore Massimiliano Fedriga

“L’autonomia differenziata rappresenta una grande e preziosa opportunità per migliorare i servizi e le prospettive di crescita dei diversi territori regionali, a Nord come a Sud del Paese – aveva dichiarato il governatore del Friuli-V.G., Massimiliano Fedriga –. Parliamo di una riforma dell’assetto istituzionale che può essere in grado di aumentare la responsabilità delle classi dirigenti, attraverso un sistema chiaro di attribuzione di competenze. Se il referendum abrogativo dell’autonomia dovesse essere approvato significherebbe mettere a rischio l’autonomia del Friuli Venezia Giulia, con il rischio che i futuri governi possano interpretare la volontà popolare con un centralismo che affosserebbe la nostra specialità”.

Sempre secondo Fedriga, “non si può pensare di valorizzare il nostro territorio tarpando le ali alle altre Regioni. Piuttosto, ritengo che la strada da seguire per aumentare la virtuosità del Friuli-Venezia Giulia sia quella di provare a correre più veloce”.

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