Ciascuno nella propria lingua d’origine e, insieme, in quella del paese che li ha accolti, diranno, ancora una volta “Gesù è nato!”. Pregheranno anche in italiano, dunque, e qualcuno pure in friulano. Così gli immigrati delle comunità cattoliche dell’Arcidiocesi si preparano a vivere la grande gioia del Natale in Friuli. Accanto alle celebrazioni nelle rispettive parrocchie, anche quest’anno avranno la possibilità di riunirsi per la consueta tradizione dell’Adorazione eucaristica di Avvento con gli altri immigrati cattolici presenti in diocesi. L’appuntamento è fissato per venerdì 20 dicembre nella chiesa udinese di S. Maria della Neve e a presiederlo sarà l’arcivescovo Riccardo Lamba, che ha fatto sua la consuetudine del predecessore, mons. Andrea Bruno Mazzocato.
«Le comunità immigrate cattoliche della diocesi da tempo condividono l’idea di ritrovarsi insieme per un momento di preghiera comunitaria nei momenti forti del calendario liturgico – ricorda Luigi Papais, segretario dell’Ufficio diocesano Migrantes –. Tutte le parrocchie friulane danno ospitalità agli immigrati cattolici nella propria vita comunitaria, anche se essi sono ancora poco rappresentati negli organismi pastorali locali e diocesani. Tuttavia, è importante la partecipazione degli immigrati cattolici anche ad alcuni appuntamenti che si tengono per loro a livello diocesano».
«Se è vero che le prime generazioni degli immigrati si integrano più per stato di necessità che per scelta – aggiunge Papais –, le seconde generazioni hanno infatti bisogno di non sentirsi del tutto sradicate dalla cultura dei loro paesi d’origine e contemporaneamente di poter vivere senza discriminazioni una doppia cittadinanza, sia civile che religiosa». Mons. Lamba, anche lui “emigrato” in Friuli, farà loro da guida in questo significativo momento di preghiera verso il Santo Natale.
Valentina Zanella