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Pedemontana

Balarins de Riviere, una mostra apre il 60° anniversario di fondazione

Quattro giorni dedicati ad un “assaggio” delle celebrazioni che i “Balarins de Riviere” hanno già messo in cantiere per il 2025, anno dedicato alla festa per il 60° anniversario della fondazione del gruppo folcloristico di Magnano in Riviera. Due weekend in programma sabato 19, domenica 20 e poi anche il 26 e 27 ottobre e “l’assaggio” che si traduce in una mostra che attraverso immagini “racconta” parte della vita dei Balarins, un’idea di don Domenico Zannier – sacerdote, poeta e intellettuale già candidato al Premio Nobel per la letteratura nel 1986 e nel 1987, originario di Pontebba è morto nel 2017 a 86 anni – divenuta realtà nel 1965 nell’ambito della “Scuele libare furlane” di Tarcento, località in cui ha operato inizialmente per poi spostare la propria sede a Magnano in Riviera.

«Si tratta di una piccola esposizione – illustra Natasha Finotto, presidente dei “Balarins” – che abbiamo voluto proporre all’interno della sagra “Sapori di castagne”, appuntamento che in paese richiama moltissime persone da tutta la regione e rappresenta, dunque, un’ottima vetrina di promozione».

Preparativi in anticipo, quindi, per quello che sarà un compleanno speciale da celebrare insieme alla 12ª edizione del Festival Morenico del Folklore, evento a cadenza biennale in calendario a Magnano in Riviera dal 18 al 20 luglio 2025 e organizzato proprio dai “Balarins”. La mostra – allestita nella sala parrocchiale in piazza Urli – propone alcuni passaggi della vita del gruppo di danzerini che in questi anni hanno portato la tradizione dei balli folcloristici friulani in quasi tutte le regioni d’Italia e in molti Paesi europei. Oggi composto da una decina di coppie, il sodalizio – di cui fa parte anche una piccola orchestra costituita da fisarmonica, contrabbasso, chitarra e clarinetto – veste il tipico costume friulano in uso nel 1800. I balli proposti sono frutto di una ricerca che ha portato a riscoprire spartiti inediti, ispirati alle antiche tradizioni popolari delle Valli del Torre e proposti attraverso scene che rappresentano momenti di vita campestre al tempo di valzer, polka e mazurka.

La rassegna fotografica resterà aperta al sabato dalle ore 18 alle 21 e alla domenica dalle 9 alle 21.

Monika Pascolo

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