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Bensu, dalla Turchia al Friuli per amore. «Presto diventerò cristiana»

«In un tempo non lontano sarò battezzata e questo sarà l’inizio di un nuovo periodo della mia vita. Non vedo l’ora di progredire in questo cammino!». Parla inglese e turco, ancora poco l’italiano, Bensu. Ma riesce a trasmettere con il sorriso e con lo sguardo l’entusiasmo per il cammino di fede che sta vivendo. 28 anni, nata e cresciuta in Turchia, la giovane è arrivata in Friuli da poco più di un mese per raggiungere il marito, originario di Buja, e domenica 22 dicembre, nel duomo della cittadina collinare, sarà ammessa al catecumenato. Ha affidato la storia del suo toccante percorso di fede alla Vita Cattolica, che la racconta nell’edizione del 4 dicembre 2024.

«Il fatto che anche quest’anno alcune persone adulte abbiano chiesto di essere accompagnate nel cammino per diventare cristiane è un prezioso segno di speranza non soltanto per le loro comunità, ma per l’intera Chiesa udinese – osservano dal Servizio diocesano per il Catecumenato –, tanto più alla vigilia dell’anno giubilare “Pellegrini di speranza”».

Bensu Daglıoglu è cresciuta ad Adana, in Turchia in una famiglia musulmana. All’università a Smirne ha iniziato a conoscere più da vicino il cristianesimo grazie alle compagne di studi. Un interesse cresciuto e maturato quando, studiando in Grecia, la giovane ha conosciuto l’attuale marito. «Mi ha colpito la serenità che egli trae dalla fede. Un giorno, mentre pregavo in chiesa, ho chiesto di avere la possibilità di essere più vicina al mio fidanzato. Qualche giorno dopo ho ricevuto la notizia, inattesa, che avrei potuto venire in Europa per lavoro, in Slovenia prima ed ora in Italia. Sono sicura che si è trattato di un segno da Dio, che mi ha ascoltato».

Giunta in Friuli, la donna ha chiesto di iniziare a seguire il catechismo, con il supporto del servizio diocesano per il Catecumenato e del vincenziano padre Claudio Santangelo, «che ha avuto un ruolo fondamentale nel mio percorso. Gli sono grata per il suo supporto e la sua guida. In questi anni ho compreso – conclude Bensu – che si dicono molte falsità sul cristianesimo; per questo per quanto potrò desidero trasmettere anche agli altri quello che sto imparando, innanzitutto la forza unificante della fede».

Accompagnare gli adulti al Battesimo

Il Servizio per il Catecumenato ricorda alle comunità parrocchiali che l’Avvento è un tempo favorevole per essere vigili e attenti alle eventuali richieste, più o meno esplicite, di adulti che chiedono di essere aiutati a scoprire la grandezza e la bellezza dell’incontro con Gesù. Il Servizio diocesano, in particolare, invita a “curare in modo speciale l’accoglienza e la vicinanza a queste persone. Con chi sta già percorrendo questa via, sacerdoti e laici siano compagni di viaggio rispettosi e disponibili, generosi del loro tempo e delle loro capacità umane e cristiane. In questo tempo di Avvento curino l’ammissione al catecumenato che può essere proposta durante la celebrazione eucaristica o in altro momento adeguato (preghiera dei Vespri, Liturgia della Parola, ecc.) purché questo avvenga nel contesto di un reale momento d’incontro della comunità parrocchiale, chiamata ad assumersi l’impegno dell’accompagnamento e della testimonianza nei confronti di chi chiede di iniziare un cammino di ricerca, di scoperta e di sequela del Signore Gesù Cristo”.
Valentina Zanella

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