Il simbolo della loro “storia” lo hanno voluto impresso sulle maglie. Era il 1958 quando un gruppo di appassionati iniziò a tirare le prime bocce da tesserato. 67 anni di storia che “collocano” la Bocciofila Cussignacco tra le più longeve società della regione. Se non un record quasi. Con 250 tesserati – numero non da poco – e un’ottantina di giocatori nelle varie categorie. E qui sì che si può parlare di record. «Alcuni hanno passato i 90 anni e competono ancora», spiega Matteo Della Rossa, dirigente e responsabile del settore “giovanile” e “femminile”. Una buona “fetta” è rappresentata da ragazze e ragazzi sotto ai 18 anni, tanto che la società ha anche giocatori under 12 e under 15. «Ciò a dimostrazione che le bocce, come si è abituati a pensare, non sono un’attività da vecchi, ma uno sport che, seppur poco conosciuto, è praticato da tantissimi giovani».
E il “Cussignacco” ne è una dimostrazione concreta. Dal 2024 la società con sede alle porte di Udine – guidata dal presidente Enzo Bassi e dal vice Loris Coloricchio – ha inanellato un ulteriore record. Affiancata alla squadra maschile che milita nel campionato italiano di A2 – allenata da Gianni Narduzzi –, in campo è scesa la squadra femminile che partecipa – quest’anno per la seconda volta – nel campionato della massima serie nella specialità “volo”. «Abbiamo una rosa di 13 atlete, dai 13 agli 80 anni, e ben sei sono under 21, mentre le altre sono sopra i 40 anni. Un mix di entusiasmo e di grande conoscenza del mondo delle bocce…».
Alla prima esperienza in A, dal punto di vista sportivo, la “Contee di Cussignà” – allenata da Alceo Cargnello che segue pure il settore giovanile – si è posizionata in coda alla classifica. «Era previsto – ammette Della Rossa –, anche perché l’obiettivo primario era ed è creare una base solida e farla crescere all’interno della società, con la consapevolezza che lavorare e investire sui giovani è l’unica strada per continuare a scrivere la nostra storia, con il desiderio aggiuntivo di “creare” in casa i nostri campioni».
Certo, aggiunge, «non vogliamo essere la squadra “simpatia”, ai risultati si guarda eccome, ma la priorità è coltivare la passione per questo sport e accompagnare i nostri atleti, sia del settore maschile che femminile, nella crescita sportiva e non solo». Un “modus operandi” che sta già portando risultati, evidenzia il dirigente. «È aumentato il numero di tesserati a riprova che la Bocciofila è diventata nel tempo sempre più attrattiva». Sono parecchi gli atleti – per la maggior parte sotto ai 18 anni – che, non trovando posto in squadra nella società d’origine (la rosa delle gare in team è composta da 12 atleti), hanno scelto di vestire i colori del “Cussignacco”. «Per esempio, della nostra compagine femminile fa parte anche una 18enne piemontese che ci ha scelto perché colpita dal clima e dall’entusiasmo che si respirano in società. Per noi è stata una bella sorpresa che ci rende orgogliosi e consapevoli di essere sulla strada giusta»…
L’articolo completo, a firma di Monika Pascolo, è pubblicato sul numero de “la Vita Cattolica” del 29 gennaio 2025.