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Friuli Collinare

Buja, incontro sui figli e le figlie delle vittime di femminicidio

Quasi ogni giorno in Italia avviene un femminicidio, malgrado si cerchi di prevenire e contrastare questo terribile fenomeno. Nel 2023 si sono verificati 118 casi, di cui 98 nell’ambito familiare o domestico. Molte delle donne uccise erano anche mamme che improvvisamente hanno lasciato coloro che amavano più di se stesse: i propri figli. Queste creature si sono trovate sole, nell’età dell’infanzia o dell’adolescenza, quando la mamma rappresenta un riferimento affettivo di fondamentale importanza. In molti casi questi figli sono stati drammaticamente testimoni del delitto della propria madre e ne porteranno il trauma per il resto della loro vita. Quando si spengono i riflettori sulla tragedia che ha colpito la loro famiglia, di loro non si parla più. Minori o già maggiorenni, sono “orfani speciali”, perché sono speciali i loro bisogni, i loro problemi, la condizione psicologica in cui si trovano. In un attimo la loro vita è stata stravolta e spesso l’omicidio è stato solo l’epilogo di continue violenze domestiche subite dalla mamma, ma anche da loro stessi. Che strade hanno preso le loro vite, come stanno adesso, chi li ha aiutati?Sono stati ignorati per molto tempo, ma la buona notizia è che l’Italia è il primo Paese ad aver approvato una legge ad hoc che cerca di fornire risposte per rendere la vita di questi orfani e di chi se ne prende cura un pò meno difficile.

L’UTE di Buja ha organizzato un evento per approfondire queste tematiche, dal titolo “Anime Invisibili: gli orfani di femminicidio”, che si terrà sabato 9 novembre, alle ore 1730, presso la biblioteca comunale di Buja, con il patrocinio del comune, della collinare, del club Unesco di Udine e della Prima Cassa.

La presidente dell’associazione, Gloria Aita, darà la parola ad un orfano di femminicidio della provincia di Udine, che porterà la sua triste esperienza. Alcune sue commoventi riflessioni saranno lette dall’attore Luca Ferri. Interverrà la dott.ssa Silvana Cremaschi, neuropsichiatra infantile, che approfondirà le conseguenze psicosociali su figlie e figli rimasti drammaticamente soli.

L’avvocata Anna Cassina illustrerà quindi la normativa vigente all’interno della quale si muovono altre azioni strategiche per interventi efficaci. Sarà il giornalista Paolo Mosanghini ad affrontare il delicato tema dell’informazione e della tutela dei minori nelle cronache delle violenze domestiche. Spiega la presidente Aita “questa iniziativa ha l’obiettivo di porre attenzione su questi orfani: di aiutare gli operatori dei servizi sociali, i giornalisti, gli insegnanti e le famiglie a conoscerli, comprenderli e sostenerli”. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

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