Sette tappe che uniscono idealmente sette chiese in Carnia. È la particolarità del “Cammino di San Martino”, iniziativa giunta alla terza edizione, con punti d’arrivo di ogni percorso rappresentati proprio da edifici sacri intitolati al Santo e Vescovo.
«Il Cammino toccherà borghi e piccole località delle nostre vallate dove una leggenda vuole che il Santo, proveniente da Sabaria, in Pannonia, sua terra d’origine, sia passato volendo creare una sua “chiesa” intesa come comunità di fedeli in Cristo», illustra Fides Banelli, referente del progetto ideato e realizzato dall’associazione di volontariato “Carnia Greeters”. Un’occasione, dunque, per celebrare un territorio, attraversando e facendo conoscere luoghi che spesso sono fuori dai circuiti turistici, con le loro particolarità storiche, artistiche, culturali. «Godendo al tempo stesso di ambienti naturali stupendi e ancora incontaminati – sottolinea Banelli – e promuovendo il benessere fisico e la socialità. Un Cammino – aggiunge – che vorremmo rendere strutturale, con l’installazione di tabelloni informativi e una manutenzione continua, affinché possa essere percorso tutto l’anno».
Sulle orme di San Martino, dunque, il cammino inizierà sabato 5 ottobre con la tappa che da Dierico di Paularo conduce a San Martino di Rivalpo Valle, per un totale di 12 chilometri, su un percorso adatto a tutti. Il primo ritrovo per i partecipanti è alle 7.30 alla piscina di Tolmezzo, e alle 8 sul sagrato della chiesa di Dierico; a fine giornata, alle 17, nella Pieve di San Martino di Rivalpo Valle è proposta la conferenza “Viaggio nel tempo geologico della Val Chiarsò”, a cura di Katiuscia Discenza.
«Si starà assieme tutto il giorno e per ogni tappa sarà proposto un appuntamento aggiuntivo per conoscere qualche particolarità dei borghi attraversati».
Il programma prosegue ogni sabato successivo al 5 ottobre (il cammino si svolge anche in caso di maltempo, purché non si tratti di eventi catastrofici, fanno sapere i promotori) per concludersi il giorno in cui si celebra San Martino, lunedì 11 novembre, con la tappa Tolmezzo-Ovaro che si apre a Tolmezzo con le solenni celebrazioni, mentre all’arrivo, nella chiesa paleocristiana dedicata al Santo a Ovaro, un intervento su Aquileia di Andrea Bellavite e, a seguire, il concerto che chiude il “Cammino”.
Nel dettaglio, la seconda tappa da Rivalpo a Cercivento si concluderà, alle 16, nella Pieve di San Martino di Cercivento, con la conferenza di don Alessio Geretti dal titolo “Martino di Tours, primo monaco d’Occidente. Come l’uomo può trasformare se stesso”. La terza, da Cercivento a Tolmezzo, dopo la camminata propone l’incontro “San Martino tra storia e leggenda”, alle 17, nella Sala multimediale del Museo Carnico, con Igino Piutti; la quarta, da Tolmezzo a Verzegnis, si chiude con Cristina Noacco che parlerà di “Timavo, Natisone, Isonzo, fiumi di confine” e gli intermezzi musicali a cura del maestro ucraino Ljubomyr Bogoslavets, dalle 17, nella Pieve di San Martino.
Quindi, la quinta tappa da Verzegnis a Socchieve e la conclusione con Angelo Floramo che, alle 19, nella chiesetta intitolata al Santo, propone la conferenza “Antichi simboli pagani legati alla figura del Santo Martino”. La sesta proposta è un tragitto che da Socchieve conduce a Forni di Sotto e alle 17, nella chiesa di Santa Maria e San Martino spazio al concerto d’organo di Giuliano Banelli.
Monika Pascolo