Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
In evidenzaUdine e dintorni

Campus medico al Kolbe arrivato al tetto. Fine lavori nel 2025

Prosegue la costruzione del nuovo dipartimento di Medicina dell’Università di Udine. La cerimonia di “arrivo al tetto” del nuovo campus medico al Kolbe è stata organizzata per festeggiare la conclusione delle opere strutturali. La prima parte dei lavori, infatti, che prevede la realizzazione dello scheletro strutturale (fondazioni, pilastri, solai e copertura) è terminata. Ora è possibile dare il via alla realizzazione degli impianti meccanici, tecnologici ed elettrici, e di tutte le opere architettoniche necessarie a dar vita ai nuovi locali.

Da sinistra De Toni, Sechi, Pinton, Roj, Lamba

All’evento hanno partecipato Roberto Pinton, rettore dell’ateneo, Leonardo Sechi, direttore del dipartimento di Medicina, Massimo Roj, CEO e founding partner di Progetto CMR, la società di progettazione integrata di Milano, Alberto De Toni, sindaco di Udine. Per l’università c’erano anche numerosi altri docenti delegati e referenti dell’attività dipartimentale e il personale della Area Edilizia ed era presente anche mons. Riccardo Lamba, arcivescovo di Udine.

Rendering dell’ingresso del nuovo edificio

“Siamo molto felici e orgogliosi dell’avanzamento dei lavori di questa nuova prestigiosa sede – ha sottolineato il rettore Roberto Pinton – che permetterà non soltanto di accentrare tutti i corsi di laurea del Dipartimento di medicina del nostro ateneo in un unico edificio, ma anche di garantire spazi adeguati e tecnicamente all’avanguardia per le attività scientifiche e didattiche”.

Con la realizzazione del nuovo campus medico si intende anche valorizzazione di uno dei contesti in cui si produrrà innovazione scientifica ai più alti livelli europei. “La progettazione per la nuova sede del Dipartimento di Medicina dell’Università di Udine mette al centro dell’attenzione le persone, che saranno le reali fruitrici degli spazi progettati – dichiara Massimo Roj, CEO e founding partner di Progetto CMR – Siamo orgogliosi di contribuire a portare valore a una città come Udine che, anche grazie alla sua offerta formativa d’eccellenza, dal 2023 è al primo posto nel rapporto de Il Sole 24 Ore sulla qualità di vita della provincia italiana”.

Il passaggio tra vecchio e nuovo edificio

Il complesso di circa 7.000 metri quadri sorge su un’area di 33.742 metri quadri limitrofa a piazzale Kolbe ed è composto da due blocchi distinti, dando vita a un campus aperto a tutta la comunità. Il primo edificio, su due piani, è destinato alle aule per la didattica, mentre il secondo, su tre piani fuori terra e uno interrato, sarà la sede dipartimentale e dei laboratori di ricerca. I laboratori didattici, in continuità con il corpo aule, sono collocati ai piani interrato e terra e hanno accesso controllato, mentre i laboratori di ricerca al primo piano sono accessibili mediante zone filtro. Al piano secondo sono collocati gli studi dei docenti articolati in base ai diversi settori disciplinari del Dipartimento.

L’accesso alle aule

L’intervento, del costo complessivo di quasi 20 milioni di euro, ha lo scopo di dare più spazio alla didattica e di trasferire i laboratori presenti negli edifici esistenti in spazi moderni e più adatti ad ospitare attività ad alto contenuto tecnologico. Il nuovo complesso includerà, tra l’altro, 8 aule (di cui 3 da 200 posti) per una capienza complessiva di quasi 1.000 posti a sedere, circa 70 laboratori, circa 60 uffici tra studi e openspace e avrà, oltre all’attuale accesso su via Chiusaforte, un nuovo ingresso su via Ristori.

L’intera filosofia progettuale firmata da Progetto CMR è basata sulla sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica. Da un punto di vista costruttivo il progetto risponde alle più recenti tecnologie dell’ingegneria antisismica con la messa in opera di sistemi isolatori in fondazione finalizzati a diminuire la trasmissione delle azioni sismiche dal terreno all’edificio. Gli edifici, concepiti per agevolare lo svolgimento di formazione all’avanguardia in un ambiente incentrato sul benessere psico-fisico degli utilizzatori, sono stati progettati per rispondere ai parametri di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica e otterranno le certificazioni LEED e CasaClima.

Chiostro con mensa e studentato

L’intervento si colloca nell’ambito di un progetto di più ampio respiro che ha previsto anche il recupero di una parte dell’ex convento per destinarlo ad attività di tipo residenziale, ricreative e collettive con destinazione universitaria, che costituiranno il nuovo campus medico. Il recupero dell’ex convento ai fini residenziali è sostenuto dalla Regione e coinvolgerà l’Agenzia regionale per il diritto allo studio del Friuli Venezia Giulia (Ardis).

 

 

Articoli correlati