«Alleviare, con la vicinanza degli affetti, i dolori e le preoccupazioni delle persone colpite da malattia ospitandole gratuitamente con i loro familiari nel calore accogliente di una casa». È per questo che nel 1993 è nata a Udine l’associazione Casa Mia, che nel dicembre 1994 ha inaugurato, nell’area verde dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia, dietro la chiesa e la canonica, il primo prefabbricato. Da allora sono passati trent’anni, ospitando gratuitamente non meno di 20 mila persone giunte a Udine per curarsi o per accompagnare un loro parente, con picchi che hanno raggiunto le 1.300 persone per anno e quasi 9 mila giornate di presenza. Un servizio importantissimo e richiesto, tanto che, proprio nel trentennale, a breve l’associazione allargherà ulteriormente i propri spazi di accoglienza con un nuovo ampliamento.
Sul numero de La Vita Cattolica in edicola questa settimana la presidente di Casa Mia, Gabriella Gera, racconta l’esperienza personale, dolorosa, che trent’anni fa la portò a fondare l’associazione, i tanti incontri che Casa Mia ha fatto nascere e i progetti futuri.