A inizio maggio la chiusura del bar. E l’addio un po’ malinconico ad una delle attività storiche di Cassacco. Ma venerdì 12 luglio, c’è stata festa “Là di Duride”, in centro paese, perché in molti hanno desiderato ringraziare col sorriso Giuseppe Riva, 87 anni, detto “Bepi” che da un anno stava portando avanti l’attività gestita dalla sorella Gabriella, classe 1938, immancabile presenza dietro al bancone finché la salute le ha consentito di alzare ogni mattina le serrande di uno dei luoghi simbolo del centro del paese, operativo da più di 80 anni.

La licenza, aveva raccontato Bepi a “la Vita Cattolica” (l’articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2024), risaliva al 1944 ed era intestata al padre Lodovico. Probabilmente il locale era già stato aperto da tempo, considerato che lo stabile risale al 1913. Il primo nome – “Osteria da Giustina” –, legato alla seconda moglie dell’intestatario (Giustina D’Odorico), è stato sostituito nel tempo dagli avventori, rimanendo tale fino ai giorni nostri.

“Là di Duride si poteva trovare di tutto: da un buon taglietto (che Bepi andava a scegliere di persona, con orgoglio, nell’area del Cividalese), in particolare di verduzzo, ai giornali, e poi bolli, sali e tabacchi, fiammiferi in legno, magnesia, caramelle di ogni tipo, alimentari e persino pantofole.

Una festa semplice, ma partecipata, ha dunque suggellato il “grazie” della comunità ai due fratelli ultraottantenni. Una emozionata Gabriella – oggi vive in casa di riposo a Tarcento –, via Whatsapp (grazie a Marta e Flavia che hanno consentito il simpatico “collegamento”) ha idealmente partecipato ai festeggiamenti, salutando uno ad uno amici e compaesani arrivati per l’occasione davanti alla “sua” osteria.

Tra i presenti, l’assessora comunale Letizia Miotti che, anche a nome della sindaca Ornella Baiutti e dell’intera Amministrazione comunale, ha avuto parole di elogio per il lungo impegno della famiglia Riva a favore della comunità locale e pure dei paesi limitrofi. L’ex sindaco Giorgio Baiutti (oggi primo cittadino del vicino Tricesimo) ha ricordato come in passato il centro di Cassacco pullulasse di attività commerciali, sottolineando che con le saracinesche abbassate di “Là di Duride” si chiude un capitolo di storia importante del paese. Tra i presenti, in segno di gratitudine, anche molti componenti della locale Banda, coordinata da Simone Ellero (non presente per motivi di lavoro, ma che si è prodigato per la buona riuscita dell’evento), rappresentanti dell’Associazione “Al Pozzo” che si occupa in paese di trasporto anziani e pure del Banco alimentare, e molti compaesani.
Un sorridente Bepi, sulla soglia dell’osteria, anche a nome di Gabriella, ha accolto con emozione i presenti: il momento conviviale non poteva che essere caratterizzato anche da un “buon” bicchiere di vino gustato in compagnia. A ricordo dei “taglietti” di “Là di Duride” la cui fama, grazie alla bontà, valicava anche i confini comunali.
Monika Pascolo