Venerdì 10 marzo presidi in tutta la regione. Pezzetta: “contro il declino della sanità pubblica in Fvg”
Nel 2021 sono stati 345mila i giorni di ferie non fruite e 700mila le ore di straordinario del personale sanitario in Fvg: un fenomeno dovuto all’ormai “endemica” carenza di medici e infermieri, con conseguente “stress” e fuga di lavoratori dal settore, che si somma all’effetto dei pensionamenti. Il dato è stato segnalato oggi a Udine dal segretario generale della Cgil del Fvg, Villiam Pezzetta, che ha illustrato le ragioni e le modalità della giornata di mobilitazione programmata per venerdì a livello regionale, “contro il declino della sanità pubblica in Fvg”.
“Un problema grave – ha evidenziato Pezzetta – è la carenza di medici di medicina generale, con un rapporto medici-assistiti di uno a 1.476 in regione, con Pordenone, Trieste e Gorizia già oltre la soglia critica dei 1.500. Ci schieriamo a difesa della sanità pubblica universale, perché da troppi anni si assiste a un depotenziamento – ha spiegato – con una serie di problematicità su cui bisogna assolutamente intervenire: dalle liste di attesa alla carenza di medici di medicina generale e di servizi sul territorio”.
Le risorse del Pnrr, ha proseguito, “non possono essere utilizzate solo per costruzioni ‘murarie’, ma vanno impiegate per rendere ad esempio i poliambulatori funzionali e sgravare i pronti soccorso. Per il personale vanno messi in pista percorsi per nuove assunzioni. Vorremmo che tutti questi temi fossero affrontati nella prossima legislatura regionale”. Il segretario ha poi precisato che “non si vuole demonizzare il privato, ma non si può potenziarlo depotenziando il pubblico: chiediamo un percorso di confronto con il sindacato”. La manifestazione prevede volantinaggi e presidi venerdì in tutta la regione, negli ospedali dei territori di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste, e davanti alla sede del consiglio regionale a Trieste.
