Anche in diocesi si celebra la 40ª Giornata nazionale per la vita. Sabato 3 febbraio alle 19 la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, a seguire l’adorazione no stop in cui si alterneranno per tutta la notte oltre mille persone. «Il Vangelo della vita: gioia per il mondo», il tema scelto dai Vescovi italiani.
Il Vangelo della vita: gioia per il mondo. Questo il tema scelto dai Vescovi italiani per la 40ª Giornata Nazionale per la Vita, che la Chiesa udinese celebrerà sabato 3 febbraio alle ore 19, nel santuario udinese della B.V. delle Grazie, quando l’arcivescovo, mons. Andrea Bruno Mazzocato, presiederà la celebrazione eucaristica, nel corso della quale sarà impartita una speciale benedizione ai bambini presenti, oltre che alle mamme e ai papà “in attesa”.
Inoltre, a partire dalle 20.30, sempre in Santuario, ci sarà la possibilità di sostare in preghiera per l’adorazione eucaristica notturna, guidata da gruppi familiari, di spiritualità e di preghiera. La partecipazione è libera: qualche ora o pochi minuti, a seconda della disponibilità di ciascuno, fino alle 7 della domenica mattina. Una particolare intenzione di preghiera sarà dedicata ai bambini non nati per aborto nel 2018 in Friuli. Durante tutta la notte alcuni sacerdoti saranno disponibili per le confessioni.
Il messaggio dei Vescovi italiani per questa importante giornata sottolinea che «la gioia che il Vangelo della vita può testimoniare al mondo è dono di Dio e compito affidato all’uomo». Un dono «legato alla stessa rivelazione cristiana» e «oggetto di richiesta nella preghiera dei discepoli».
I Vescovi richiamano l’ammonimento di Papa Francesco sui «segni di una cultura chiusa all’incontro» che «gridano nella ricerca esasperata di interessi personali o di parte, nelle aggressioni contro le donne, nell’indifferenza verso i poveri e i migranti, nelle violenze contro la vita dei bambini sin dal concepimento e degli anziani segnati da un’estrema fragilità». Il Santo Padre ricorda che «solo una comunità dal respiro evangelico è capace di trasformare la realtà e guarire dal dramma dell’aborto e dell’eutanasia», una comunità che «sa farsi ‘samaritana’ chinandosi sulla storia umana lacerata, ferita, scoraggiata», una comunità che cerca il sentiero della vita.
Allora, si legge nel Messaggio, «punto iniziale per testimoniare il Vangelo della vita e della gioia è vivere con cuore grato la fatica dell’esistenza umana, senza ingenuità né illusorie autoreferenzialità».
Così, concludono i Vescovi, «la Chiesa intera e in essa le famiglie cristiane, che hanno appreso il lessico nuovo della relazione evangelica e fatto proprie le parole dell’accoglienza della vita, della gratuità e della generosità, del perdono reciproco e della misericordia, guardano alla gioia degli uomini perché il loro compito è annunciare la buona notizia, il Vangelo».