«Il piano di razionalizzazione della rete degli Uffici Postali all’AgCom nel primo semestre di quest’anno segna un vero e proprio abbandono del territorio regionale da parte di Poste italiane, che esclude dai servizi una consistente fetta di cittadini». A lanciare l’allarme è la Cgil Fvg, con il segretario generale Michele Piga, il segretario regionale del Sindacato pensionati Renato Bressan e Martina Tomassini, coordinatrice regionale della Slc, il sindacato Cgil attivo nel settore poste e comunicazioni.
«Il piano – dichiara Piga – si abbatte come una scure sul Friuli-Venezia Giulia: basti pensare che sul territorio regionale grava il 10% circa delle azioni di razionalizzazione previste a livello nazionale, con ben 29 riduzioni e chiusure. Tra queste la gran parte è costituito da disattivazioni del turno pomeridiano, che sono ben 17 e che in gran parte gravano sulla provincia di Udine».
Ad essere colpiti sono in particolar modo i cittadini più anziani, i pensionati, che per questioni anagrafiche hanno più difficoltà a utilizzare gli strumenti digitali, come sottolinea Renato Bressan. «Oltre a scontare le tante chiusure pomeridiane previste dal piano di razionalizzazione – aggiunge – gli anziani già pagano per le chiusure di tanti altri uffici che non rientrano in quella lista e che da mesi non erogano servizi, pare per eseguire dei lavori». Questa situazione riguarda tanti comuni, ormai privi delle poste da mesi – Ronchi o Fogliano di Redipuglia, ad esempio, entrambi chiusi per lavori – senza che si sia provveduto ad una sistemazione momentanea per garantire il servizio ai cittadini».