Anche l’abitazione natale di padre David Maria Turoldo, a due passi dalla piazza centrale di Coderno di Sedegliano, sarà aperta al pubblico nell’ambito del progetto “Giornate internazionali delle Case Museo”, una “due giorni” – in programma sabato 5 e domenica 6 aprile – durante la quale in tutto il mondo si potrà entrare nelle abitazioni di coloro che si sono distinti in ogni campo del sapere, dell’arte, della letteratura, della scienza, della storia. In Italia, grazie all’Associazione nazionale case della memoria, ci sono più di 100 dimore che si possono conoscere – sparse in 15 regioni, tra cui il Friuli-Venezia Giulia – dove sono nati o hanno vissuto illustri personaggi che hanno “scritto” pagine fondamentali della storia e della cultura italiane come Giovanni Pascoli, Maria Montessori, Giosuè Carducci, Francesco Petrarca, Giotto, Gabriele D’Annunzio, Luciano Pavarotti, Carlo Levi, ma anche Papa Pio X e il cardinale Carlo Maria Martini.
«Piccole case o ville storiche, abitazioni o veri e propri musei, residenze stabili o “rifugi” estivi, in cui la storia si mescola con il presente, per mantenere vivo il ricordo di chi, pur non essendo più in vita, ha ancora molto da dire. Tutte unite idealmente per due giorni sotto la stessa insegna: valorizzare la memoria del passato per tramandarla alle nuove generazioni», è l’intento dei promotori del progetto.

E in questa nuova edizione dell’evento – che ha come media partner Rai Cultura e Tgr Rai –, dunque, anche la casa di via Caterina Percoto 7/1, in cui il frate poeta ha vissuto con la sua famiglia si potrà visitare con l’accompagnamento di una guida che racconterà la storia dell’abitazione friulana costruita con materiali tipici (pietra, sassi e legno) utilizzati nei primi del Novecento.
«Quell’edificio – si legge nel sito del Centro studi dedicato a Turoldo, sodalizio che ha aderito al progetto “Case della memoria” – lo aveva visto da bambino tentare di darsi ragione di una vita non certo facile e dal quale si era staccato, comunque con fatica, al momento della scelta per la vita religiosa, dopo la morte dei genitori».
Nel dettaglio, verranno proposte visite guidate alla cucina e alla camera da letto così come le ha vissute padre Turoldo. Sarà possibile visitare pure la mostra fotografica allestita all’interno, e godere della visione di alcuni brevi filmati che illustrano la vita e le opere del sacerdote (il tutto a ingresso gratuito).
«Si tratta di una pregevole iniziativa e per quanto ci riguarda – illustra Raffaella Beano, direttrice scientifica del Centro studi –, con l’aiuto di Franco Pozzo, che fa parte del Centro studi da numerosi anni, il supporto dell’assessore Massimo Sappa e di Enrico Di Lenarda, attivissimo nell’Associazione Culturale Sportiva “La Montegane” di Coderno, siamo riusciti a raccogliere le adesioni di un gruppo di ragazze e ragazzi che affiancherà noi della “vecchia guardia” nell’accoglienza dei visitatori. È bellissimo vedere come ci sia un’attenzione particolare da parte delle giovani generazioni che, in maniera generosa, mettono a disposizione parte del loro tempo per consentire di ampliare la conoscenza del poeta, entrando proprio nell’edificio che lo ha ospitato per qualche anno, al fine di comprendere il contesto in cui padre Turoldo era nato».
In queste settimane il Centro studi sta pure predisponendo un’apposita guida che accompagnerà la visita all’edificio nelle “Giornate internazionali delle case della memoria”.
Tutti i dettagli dell’iniziativa – che ha come testimonial d’eccezione Gianmarco Tognazzi che coordina, a Velletri, la Casa-museo della memoria dedicata al padre Ugo – si trovano sul sito www.casedellamemoria.it, dove è possibile anche prenotare la visita culturale a Coderno (entro il 3 aprile).
Monika Pascolo