L’assessore Bini: turismo bene soprattutto per le città e la montagna estiva
Commercio ancora in crisi in Friuli Venezia Giulia, con un calo del livello dei ricavi (indicatore da 43,2 a 42,4), della fiducia nell’economia italiana (da 38,5 a 34,7) e nell’andamento della propria impresa (da 46,5 a 45,4), anche se crescono i ricavi del turismo (indicatore da 42 a 58,3). Sono alcuni dati che fotografano la situazione del terziario in regione nel secondo trimestre 2019, presentati oggi a Udine durante un incontro con il presidente di Confcommercio Fvg, Giovanni Da Pozzo, e l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini.
Rielaborati sulla base delle rilevazioni dell’Osservatorio congiunturale Confcommercio Fvg, i dati sono stati illustrati dal direttore scientifico di Format Research, Pierluigi Ascani. “Anche in Friuli Venezia Giulia il commercio al dettaglio è in profonda sofferenza – ha detto Ascani – poiché nel secondo trimestre è peggiorato il livello dei ricavi e la previsione al 30 settembre mette in luce ulteriori rischi al ribasso. Più positivo il quadro per le imprese del turismo. Non a caso nei primi sei mesi del 2019 si registra un incremento di arrivi e presenze, specialmente grazie ai turisti stranieri, che hanno fatto segnare un aumento del 3,6% in fatto di arrivi e del 4,9% in quanto alle presenze”. Secondo l’indagine Format Research, nel secondo trimestre 2019 migliora inoltre la percezione delle imprese del settore circa il quadro occupazionale (indicatore da 43,8 a 45), con un outlook di 45,8 per il terzo trimestre dell’anno.
“Nonostante l’economia del nostro Paese non stia vivendo un momento positivo, il terziario anche in Friuli Venezia Giulia tiene e ha sostanzialmente tenuto negli ultimi dieci anni più di altri settori, come l’agricoltura e l’industria”, ha commentato l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini. “Il turismo in regione sta tenendo molto bene e pur non avendo dei dati definitivi – ha aggiunto l’assessore -, abbiamo dei dati disponibili che ci fanno presumere ci sarà un segno più anche quest’anno, con un mare che soffre a seguito della riapertura di mercati rimasti a lungo preclusi, come quelli del Nord Africa, e con le nostre città che stanno crescendo in modo importante, così come la montagna estiva, e dunque il turismo è un settore che ci sta dando notevoli soddisfazioni”.
