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Con “Glesiutis”, visita alle chiesette votive del territorio il 12 e 13 aprile

Scrigni d’arte, di storia, devozione, culti e tradizioni che spesso si incontrano in mezzo al verde della pianura friulana, senza aver sempre la possibilità di dare uno sguardo al loro interno (perché chiusi). Ora invece si può fare.

E l’occasione è offerta dal progetto “Glesiutis-Itinerari di visita alla ri/scoperta delle chiesette campestri del medio e basso Friuli”, promosso da Pic, il Progetto integrato cultura che promuove, ormai dal 1994, percorsi culturali tra comuni. A farne parte oggi sono 17 Amministrazioni i cui territori spaziano abbracciando buona parte del Friuli, medio e centrale, fino ad arrivare a lambire il mare (il progetto negli ultimi anni è stato allargato anche a Muzzana del Turgnano, Ronchis, Palazzolo dello Stella e Pocenia).

Una delle iniziative congiunte tra Comuni è proprio “Glesiutis” che – tra sabato 12 e domenica 13 aprile – propone la visita a 9 chiesette campestri votive: da San Giuseppe dei Casali a Casali Franceschinis (frazione di Muzzana del Turgnano) a San Bartolomeo e Madonna del Suffragio a Palazzolo dello Stella (con una visita combinata ai due edifici distanti fra loro pochi minuti a piedi); e poi l’edificio intitolato a Santa Maria Annunziata a Paradiso (frazione di Pocenia), la chiesetta di Santa Libera Vergine e Martire a Ronchis, quella di San Nicolò di Arnaces a Mortegliano. E ancora Sant’Antonio Abate a Nespoledo (frazione di Lestizza), Sant’Orsola a Villaorba (frazione di Basiliano), Santi Daniele e Agostino a Mereto di Tomba e la chiesetta di San Girolamo a Rivis (frazione di Sedegliano).

Saranno suddivise in due itinerari proposti in collaborazione con le guide di “Itineraria Associazione Guide Turistiche Autorizzare per il Fvg”, i ragazzi del progetto di aggregazione giovanile “Ragazzi si cresce” e il supporto di esperti e storici locali.

L’ingresso alle chiesette è libero e non è necessaria la penotazione. Per quanto riguarda gli edifici di Mortegliano – annualmente, nella quarta domenica del mese di luglio, la chiesetta di San Nicolò di Arnaces, sorta verosimilmente dopo il VI seolo, è meta di una processione votiva – e di Villaorba – l’edificio dedicato a Sant’Orsola è stato eretto nel 1338 per volere di Federico da Castello, ricco feudatario del luogo –, le visite saranno allietate anche dalle note degli allievi delle scuole di musica “Armonie” e “Domus Musicae”.

La chiesetta di Sant’Orsola a Villaorba

L’niziativa del “Progetto integrato cultura” anticipa la pubblicazione della nuova edizione – aggiornata e ampliata – del volume che ha l’obiettivo di mappare, valorizzare e salvaguradare le chiesette votive campestri, che sarà pubblicato in collaborazione con l’Arcidiocesi di Udine/Ufficio Beni culturali ed Edilizia di culto, curato da Daniele Della Vedova e Lisa Mittone, col sostegno della Regione e di Banca 360 Credito Cooperativo Fvg.

Il progetto – visite e pubblicazione – è reso possibile anche grazie alla preziosa disponibilità di sacerdoti e proprietari privati (per ulteriori informazioni: 0432 824681; www.picmediofriuli.it;
pic@comune.codroipo.ud.it).

Monika Pascolo

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