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Friuli Collinare

Con le “Pigotte” ponte solidale tra Rive d’Arcano e il sud del mondo

«Un bambino nato, un bambino salvato» è la nuova iniziativa che il Comune di Rive d’Arcano dedica al mondo dell’infanzia. È stato approvato infatti dalla Giunta comunale un protocollo d’intesa tra il Comune e il Comitato provinciale di Udine per l’Unicef in base al quale ad ogni nuovo nato sarà regalata una “Pigotta”, la bambola ufficiale di Unicef Italia dal 1999, ma il cui primo esemplare è stato realizzato da Jo Garceau già nel 1988.
Ecco allora che sabato 7 dicembre alle 11 in sala consiliare, i 17 bambini e bambine nati a Rive d’Arcano nel 2023, riceveranno le loro “pigotte”, alla presenza del sindaco Gabriele Contardo e del presidente del Comitato provinciale di Udine per l’Unicef Alberto Zeppieri.
«L’iniziativa – spiegano Mattia Zilli, assessore comunale alla Pubblica istruzione, e Corinna Mestroni, consigliera comunale alle Pari opportunità – vuole unire simbolicamente con un filo invisibile un bambino nato a Rive d’Arcano con un piccolo coetaneo in pericolo nei paesi più poveri del mondo. Il contributo infatti che il Comune verserà all’Unicef per l’acquisto di ciascuna “Pigotta” corrisponderà al valore di un “kit salvavita” costituito da vaccini, dosi di vitamina A, un kit ostetrico per un parto sicuro, antibiotici e una zanzariera antimalaria. Con Rive d’Arcano si amplierà perciò quella rete di solidarietà che ha contribuito nel corso degli anni a salvare oltre 1 milione e mezzo di bambini e bambine. Non ultimo il fatto che questo progetto sottolinea che la salute è un diritto di ogni neonato nel mondo e che la solidarietà è un valore fondamentale e irrinunciabile per ogni comunità».
Con la “Pigotta” i piccoli nuovi cittadini riceveranno anche la borsa Unicef con un fiocco rosa o azzurro fissato alle maniglie, una lettera indirizzata ai genitori e materiale informativo. «Un fiocco rosa o azzurro, simbolo di gioia immensa per le nostre famiglie – concludono Zilli e Mestroni – potrà così trasformarsi in una speranza anche per altri piccoli meno fortunati perché nati in contesti geografici tormentati da guerre, povertà e sottosviluppo».
All’iniziativa collaborano anche l’ARLeF, Agjenzie Regionâl pe Lenghe Furlane, e la Biblioteca Comunale “Giovanni Melchior”.

Anna Piuzzi

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