Il capogruppo Luci: urgente rimettere in moto tutta la filiera
“Tenuto conto anche dell’autonomia statutaria del Friuli Venezia Giulia, dobbiamo seguire l’esempio di altre Regioni, come la Liguria attraverso il Dipartimento della Protezione Civile, e ripartire quanto prima almeno con le opere minori di attività edilizia libera e le opere edilizie per le quali è sufficiente la Comunicazione Inizio Lavori asseverata. Questi potrebbero essere i primi passi di una ‘fase due’ immediata”. Lo afferma in una nota Alexandro Luci, capogruppo del Gruppo Materiali da Costruzioni di Confindustria Udine, ribadendo la necessità di una riapertura urgente dei cantieri, per poter rimettere in moto la filiera dei materiali da costruzione.
“Non essendo messo più nella condizione di rifornire la clientela, il nostro comparto – sottolinea Luci – sta perdendo importanti quote di mercato, anche all’estero”. La parola d’ordine è dunque riaprire, “anche perché le aziende friulane del settore garantiscono, attraverso l’adozione di protocolli rigidi, la massima sicurezza per i lavoratori”. Secondo Luci, “diventa pure fondamentale salvaguardare tutta la filiera che opera nel settore dei materiali da costruzione, dalla medio-grande impresa al piccolo artigiano, fino alle micro-imprese, che oggi caratterizzano il nostro tessuto territoriale e sociale. Altrimenti – conclude – rischiamo di perdere in modo irreparabile tutte quelle competenze e professionalità che, già prima dell’emergenza, faticavamo a reperire”.