Ospite ieri sera 10 aprile 2024 nella Parrocchia di Tolmezzo la giornalista, scrittrice e blogger Costanza Miriano, conosciuta in particolare per alcuni libri che in alcuni paesi europei hanno suscitato forti discussioni e critiche per il tema trattato, il matrimonio cristiano visto prima dal punto di vista della moglie (“Sposati e sii sottomessa” fu il titolo del primo volume) e poi del marito (“Sposala e muori per lei”).
L’incontro, che aveva per titolo «Il respiro che salva», ha visto la partecipazione di un folto pubblico ed è stato voluto fortemente da don Alessio Geretti e dal parroco di Tolmezzo, mons. Angelo Zanello, per approfondire e offrire nuovi spunti al tema della Preghiera personale e comunitaria.
Tra racconti improbabili e divertenti – come tipico del suo stile – Miriano ha evidenziato il grande valore della Preghiera che rappresenta il respiro della nostra Vita spirituale in famiglia e nella società. Si è soffermata inoltre su come sia necessario abbandonarsi nella preghiera a Dio evidenziando come il cuore della Preghiera sta non tanto nel suggerire a Dio cosa dovrebbe fare, ma piuttosto capire cosa Dio chiede di essere e di fare in ogni situazione.
Secondo la relatrice è importante saper dire di no alle tante sollecitazioni che ci girano attorno, «per evitare distrazioni e riuscire invece a recintare uno spazio da dedicare alla preghiera, alla relazione con Dio ogni giorno».
«Dio – ha proseguito Miriano – non desidera che facciamo sacrifici e digiuni fini a se stessi come se pensassimo di fare un regalo a Lui; piuttosto servono a noi per creare uno spazio nella nostra vita per far entrare Dio dentro di noi».
La Preghiera diventa allora efficace strumento di colloquio con Dio portando poi frutti spirituali a ciascuno, moltiplicando il tempo a disposizione nella giornata e operando miracoli – piccoli e grandi – nella vita personale di tutti.
Bruno Temil