Nel 2024 il numero di occupati stimato dall’Istat era pari in media a 527.500 unità, 7.600 in più rispetto all’anno precedente (+1,5%) e oltre 20.000 in più rispetto al 2018. La crescita osservata ha riguardato esclusivamente la componente femminile (+3%, pari a +7.000 unità), mentre gli occupati maschi rimangono sostanzialmente stabili (l’incremento registrato è stato pari ad appena +0,2%). Lo rende noto Alessandro Russo, ricercatore dell’Ires Fvg che ha rielaborato dati Istat. Per quanto riguarda i settori, la dinamica rilevata è stata favorita dai risultati positivi delle costruzioni (+1.400 occupati nonostante l’attenuazione degli incentivi all’edilizia) e soprattutto delle attività dei servizi (+7.100, esclusi commercio alberghi e ristoranti). I rimanenti ambiti produttivi presentano un quadro invariato rispetto al 2023.
Più occupati a tempo indeterminato e pieno
Rispetto al 2023 si può evidenziare un aumento sia dell’occupazione indipendente (+2.800 unità, che include ad esempio imprenditori, lavoratori autonomi, liberi professionisti, ecc.) sia di quella dipendente (+4.800 unità). Quest’ultima variazione è il risultato di due dinamiche contrapposte: il calo dell’occupazione a tempo determinato (-4.000 unità) è stato compensato da un incremento sostenuto dell’occupazione a tempo indeterminato (+8.800). Inoltre, è aumentata sensibilmente l’occupazione a tempo pieno (+12.000 occupati) ed è diminuita quella part time (-4.400). A livello territoriale gli andamenti maggiormente positivi si riscontrano nell’area isontina (+2.700 occupati, pari a +4,8%) e nella ex provincia di Udine (+3.500 occupati, pari a +1,5%).
Sempre più over 50
Nel 2024 l’occupazione è aumentata sia nella fascia tra 25 e 34 anni (+2.500 unità), sia soprattutto tra gli over 50 (+5.800); quest’ultima classe di età è diventata sempre più rilevante nel tempo, superando ormai il 42% del totale (incideva per il 37,4% nel 2018). Al contrario si riduce sempre più il peso della coorte centrale che include i lavoratori compresi tra 35 e 49 anni di età (dal 42% al 36,1% tra 2018 e 2024), a causa delle dinamiche demografiche.
Il tasso di occupazione è in crescita
Il tasso di occupazione regionale (calcolato nella fascia di età compresa tra 15 e 64 anni) nel 2024 si è attestato al 69,8% (75,5% per i maschi contro il 63,9% delle femmine). Pur mantenendosi su un valore elevato e in crescita negli ultimi anni (nel 2018 era pari al 66,2%), il tasso di occupazione del Friuli Venezia Giulia si conferma il più basso del Nordest (le altre tre regioni superano il 70%) ed è il sesto in Italia (la media nazionale è pari al 62,2%). Il tasso di occupazione femminile del Friuli Venezia Giulia è comunque inferiore solo a quello del Trentino Alto Adige (67,2%) e della Valle d’Aosta (68,4%). Per gli uomini di età compresa tra 35 e 54 anni, inoltre, il tasso di occupazione supera il 90%.
Meno disoccupati
Il numero di persone in cerca di occupazione risulta pari a 23.900, in diminuzione di 900 unità rispetto al 2023 (la flessione ha riguardato solo le donne, mentre il numero di disoccupati maschi è rimasto costante). Il tasso di disoccupazione (nella fascia compresa tra 15 e 74 anni) si è attestato al 4,3% nel 2024 (5,1% per la componente femminile, 3,7% per i maschi), contro il 4,6% dell’anno precedente. Rispetto al 2023 sono diminuite anche le persone inattive tra 15 e 64 anni (-6.100, pari a -3%), ossia quelle che non lavorano e nemmeno sono attivamente alla ricerca di un nuovo impiego. Tra questi si è ridotta soprattutto la componente di coloro che non cercano e non sono disponibili a lavorare (-5.100 unità, perché sono studenti, oppure sono già pensionati, invalidi, ecc.) e calano anche le cosiddette forze di lavoro potenziali (si tratta essenzialmente di persone che non cercano attivamente un impiego, ma che sarebbero disponibili a lavorare qualora se ne presentasse l’opportunità), quasi dimezzate nel giro di pochi anni.