Il Consultorio di Udine festeggia 50 anni. Su la Vita Cattolica in edicola interviste e approfondimenti.
Il 5 e 6 aprile in sala “Paolino d’Aquileia, a Udine, si terra il Convegno dal titolo “In relazione-famiglia allo specchio e professioni dell’aiuto in riflessione” promosso in occasione dei Cinquant’anni del Consultorio “Friuli Onlus”.
Il 25 gennaio 1968 ad opera di un gruppo di “pionieri” viene istituito in Udine il Consultorio della famiglia, soggetto che si radica nell’ispirazione cristiana, ma che persegue strategie e metodi nell’ambito di una sana laicità. I fondatori del Consultorio hanno effettuato una lettura dei “segni dei tempi” cogliendo domande espresse ed inespresse, esigenze ed istanze che emergevano dai vissuti delle persone e delle famiglie, in un contesto di significativi cambiamenti culturali e sociali. A seguito di questa lettura della realtà maturò la decisione di aprire un servizio che diventasse punto di riferimento e possibilità di attivare una relazione di aiuto, anticipando la Legge n. 405 del 1975 che istituirà i consultori.
L’occasione dei cinquant’anni non vuole essere un appuntamento celebrativo, spiegano gli organizzatori, quanto un’opportunità per rivisitare il cammino intrapreso, evidenziarne le esperienze maturate, cogliere via via le trasformazioni delle istanze personali e sociali e individuare prospettive di sviluppo.
«Relazione, rispecchiamento e riflessione – si legge nella nota di invito al Convegno – costituiscono una triade inscindibile che evidenzia le scelte fondanti l’azione del Consultorio che intende promuovere la presa in carico di se stessi rappresentandosi sempre in confronto comunque imprescindibile con il partner, con gli altri, con il contesto, vivendo i problemi quale opportunità per un itinerario di riflessione e di rispecchiamento, processo del quale anche il professionista che accompagna diventa co-protagonista».
Nell’occasione sarà presentata la pubblicazione “Raccontare la famiglia” 50 anni di attività del Consultorio familiare Friuli, curata da Anna Zenarolla, raccoglie una narrazione attiva che ripercorre i decenni mediante la testimonianza di operatori che si sono susseguiti nel tempo e fa emergere il cambiamento dei contesti e, di conseguenza, il modificarsi delle proposte consultoriali.
Nel corso delle due giornate di convegno verranno esplorate le diverse chiavi di lettura allo scopo di analizzare i temi emergenti dalle biografie umane e sociali, fino a delineare possibili tratti di biografia delle comunità e della stessa azione consultoriale. Esperti di diversi ambiti disciplinari punteggeranno le riflessioni in prospettiva interdisciplinare, indispensabile per esplorare la complessità; i lavori di gruppo apriranno uno spazio di approfondimento relativo ai diversi temi affrontati, rapportati agli ambienti di vita “abitati” nelle differenti stagioni biografiche, dalla cura familiare allo spazio educativo della scuola, passando per i servizi psico-socio-sanitari.
Lo scopo ultimo – spiegano gli organizzatori – è quello di esplorare il possibile contributo al ben-essere individuale e sociale del nostro territorio, per il futuro delle giovani generazioni, delineando anche opportuni processi di prevenzione.