Quindici giorni di appuntamenti per celebrare il beato missionario in Oriente. Lunedì 14 gennaio al Carmine a Udine la concelebrazione con l’Arcivescovo.
Un mosaico di momenti, spirituali (34 le messe del programma ufficiale) e stavolta anche culturali (nelle Università della Terza Età del Friuli), copre questo gennaio odoriciano con cui si apre l’anno 2019 e si chiude quello che ha celebrato – e ben fitto è stato il calendario – il settimo centenario dello straordinario viaggio del beato missionario in Oriente, originario di Pordenone, che ci si augura presto canonizzato: e quello di «santo» sarebbe non solo un titolo per Odorico, ma l’occasione per riconoscere il grande valore dell’«universalità» sotteso al suo culto e alla sua straordinaria missione.
Per questo la Commissione sostenitrice della causa non deflette dalla meta e ha preparato ancora con convinzione – e in una bella comunione d’intenti – gli appuntamenti che occupano ben quindici giorni fra il 9 e il 31 gennaio. Oltre a quelli, numerosi e tradizionali, a Pordenone nelle parrocchie «odoriciane» (Villanova, B. Odorico, Le Grazie), dove celebrerà e predicherà domenica 20 gennaio il presidente della Commissione e vicario generale della nostra arcidiocesi, mons. Guido Genero, e in altri luoghi, anche della sofferenza (presente nella giornata pro malati di lebbra padre Luigi Malamocco, udinese, missionario nelle Filippine), vanno messe in risalto le tre celebrazioni comuni, previste dalle tre componenti della Commissione, che assumono, oltretutto nel clima epifanico, il significato di uno scambio di fraternità e ospitalità fra le diocesi di Udine e Concordia-Pordenone e l’Ordine francescano.
Pordenone e i frati (ma anche le autorità dei luoghi odoriciani di Gemona, Cividale, Porpetto, Portogruaro, valorizzati nel trascorso centenario, e della Regione) sono invitati, come consuetudine, all’Arca del Beato Odorico al Carmine di Udine per la concelebrazione delle ore 18.30 di lunedì 14 gennaio, sua festa, presieduta dall’arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato. L’appuntamento sarà preceduto, nello stesso luogo, dalla predicazione dello stimmatino padre Luigi Malamocco, sabato 12 e domenica 13.
Udine e i frati, presenti i membri della Commissione, sono invitati domenica 13 gennaio nel duomo di San Marco a Pordenone ove si chiude anche la bella mostra «Il filo e le trame di Odorico» allestita per tre mesi dall’Associazione Cintamani. L’ultima visita guidata (dal promotore, il dr. Scaramuzza) sarà rivolta alle ore 16.30 a devoti del beato, amici e collaboratori della causa e ai preti della città che indi concelebreranno, presente mons. Genero, con il vescovo emerito Poletto alle ore 18, onorando pure l’insigne reliquia qui permanentemente esposta.
Udine e Pordenone sono infine attesi dai frati a Venezia sabato 26 gennaio. L’Ordine si riunisce nella monumentale chiesa di San Francesco della Vigna, francescana già all’epoca della partenza di Odorico per l’Oriente (avvenuta presumibilmente dal vicinissimo arsenale), nella concelebrazione delle ore 17. Dalle due città friulane partirà una delegazione capeggiata da mons. Genero, cui tutti sono invitati ad aderire (treno da Udine alle ore 14.07).
In ambito francescano, da sottolineare pure la messa solenne per il dono di una reliquia del Beato Odorico che sarà celebrata dal vicepostulatore della causa nell’antico luogo conventuale di Sant’Antonio in Gemona domenica 13 gennaio alle ore 11. È preceduta da una conferenza all’Università della terza età locale il 9 gennaio ore 16 e seguita da quella all’Ute di Cividale l’indomani 10 gennaio ore 17.30. Altre iniziative si sono realizzate in quelle di Udine e San Giorgio di Nogaro, altre seguiranno: un modo per associare al beato non solo le sue due città ma il Friuli tutto con il cui nome egli del resto si firmò – frate Odorico di Friuli – e che il beato, il quale è insieme «da Pordenone» e di Udine, invita a operare per il bene comune, di cà e di là (di qua e di là).
Walter Arzaretti