Domenica 8 settembre si rinnova il tradizionale pellegrinaggio diocesano al santuario mariano di Castelmonte. Anche quest’anno un significato particolare a questo cammino orante: l’affidamento alla Madonna del progetto diocesano delle Collaborazioni pastorali. Il raduno dei partecipanti è previsto per le 14.15 a Carraria per dare inizio alle 14.30 al pellegrinaggio con la benedizione dei pellegrini e la salita a piedi. Alle 17, sul piazzale del Santuario, l’Arcivescovo presiederà la Santa Messa.
Si rinnova il tradizionale appuntamento con il pellegrinaggio diocesano al santuario di Castelmonte: alle 14.15 il ritrovo – come sempre – a Carraria, per mettersi poi in cammino, guidati dall’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, verso il santuario mariano.
Anche quest’anno il pellegrinaggio avrà un significato particolare, ad unire tutti i fedeli, infatti, una volontà comune: quella di affidare allo sguardo materno e misericordioso di Maria il cammino della Chiesa udinese. Per sua intercessione, si invocherà lo Spirito Santo in particolare sull’importante progetto diocesano delle Collaborazioni pastorali. «In una preghiera corale – scrive l’Arcivescovo nel suo messaggio ai fedeli – torneremo ad affidare a la Madone di Mont anche la Chiesa di Udine perché sia lei ad accompagnarci nell’attuazione del progetto pastorale sul quale ci siamo ormai avviati. Se facciamo conto delle nostre sole forze possiamo spaventarci, ma noi speriamo in Maria che ci conduce a Gesù. Alle nozze di Cana Ella ha ottenuto da Gesù il miracolo di trasformare l’acqua in vino. Oggi, nonostante le nostre povere risorse, speriamo di vivere un profondo rinnovamento nella nostra Chiesa diocesana grazie all’intercessione di Maria e per la potenza di Gesù e del suo Spirito».
«Come ci siamo più volte ricordati – prosegue l’Arcivescovo –, il nostro progetto diocesano ha un’anima missionaria. Proprio la riscoperta dello spirito missionario sarà il tema spirituale che ci accompagnerà nell’anno pastorale 2019-20. Maria sarà con noi perché ella è stata la prima missionaria. Appena ricevuto l’annuncio dell’angelo ella è partita e ha portato Gesù, che aveva iniziato a formarsi nel suo grembo, ad Elisabetta e a Giovanni Battista. Ha riunito, poi, attorno a sé gli apostoli in preghiera per invocare a Pentecoste il dono dello Spirito Santo che ha generato la Chiesa. So che tra noi ci sono tante persone che amano Maria e la nostra Chiesa diocesana. Le invito tutte al pellegrinaggio per unire voci e cuori e chiedere una grande grazia per la nostra diocesi e per tutte le altre intenzioni di preghiera che custodiamo nel cuore».