Uno striscione: “Grazie mons. Andrea Bruno”. Così i quasi mille ragazzi riuniti a Lignano Pineta, domenica 21 aprile, per l’annuale Festa diocesana loro dedicata hanno reso omaggio a mons. Mazzocato, a pochi giorni dal termine del suo mandato episcopale nell’Arcidiocesi di Udine.
In centinaia tra giochi e la Santa Messa
Ma andiamo in ordine e ripercorriamo la giornata di festa. Sono le 9.30 quando al villaggio Bella Italia EFA di Lignano arrivano i primi pullman di ragazzi. Musica e danze accolgono i giovanissimi, nella grande festa organizzata – come ogni anno – dalla Pastorale giovanile diocesana e dedicata proprio a loro, ragazzi dai 10 ai 13 anni. L’ultimo bus ad arrivare è quello che giunge da più lontano, portando i ragazzi di Sappada/Plodn: «E dire che stamattina siamo partiti con la neve!», scherzano. Assieme a loro, ragazzi da numerosissime Parrocchie dell’Arcidiocesi: da Latisana a Moggio Udinese, da Remanzacco a Codroipo, Pavia di Udine e Laipacco, Paderno, Udine centro, Premariacco, Castions di Strada, Torviscosa, Pagnacco, Tavagnacco, Tricesimo, Campoformido e moltissime altre. Il teatro e l’animazione hanno fatto da antipasto alla Santa Messa, presieduta dal direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale giovanile, don Daniele Morettin.
La giornata, fresca e serena nell’atmosfera come nel clima festoso di centinaia di coloratissimi ragazzi – alcuni dei quali, adolescenti, erano a Lignano fin dal giorno precedente per i laboratori loro dedicati -, ha poi offerto ai giovanissimi i tanto attesi giochi in spiaggia – nel primo pomeriggio -, prima di rientrare nel padiglione dei festeggiamenti per la conclusione della festa. Con il tanto atteso arrivo di mons. Andrea Bruno Mazzocato, atteso nel tardo pomeriggio dopo la visita pastorale del mattino in Carnia.
«Guardate a una persona: Gesù»
«Nel cuore abbiamo tanti semi» ha affermato il Vescovo rivolgendosi ai ragazzi, prendendo spunto dal tema della giornata. «Alcuni portano al male e alla guerra, come vediamo in questi giorni: sono semi gettati da Satana. Ma ci sono tantissimi semi buoni che vanno fatti germogliare», ha detto. «Vi esorto – ha proseguito il Vescovo – a trovare sempre una sola persona da cui prendere spunto. Anche io lo faccio, ogni mattina: incontro tante persone, ma mi ispiro a una soltanto. È Gesù. È lui che ha messo nel vostro cuore i semi buoni, quelli che meritano di essere coltivati per portare gioia a voi e nel mondo». Mons. Mazzocato ha poi fatto un cenno alla Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, che si celebra proprio in questa domenica. «Nella mia vita – ha ricordato – ho scoperto che il Signore aveva messo un seme particolare: me ne sono accorto poco dopo la quinta elementare. Era il seme che mi ha portato a donargli la mia vita diventando sacerdote. E non me ne sono mai pentito, anzi: ne sono felice!».
La sorpresa: il “Grazie” dei ragazzi
Il Vescovo ha concluso il suo intervento con la benedizione e la recita del Padre nostro. Ma la sorpresa dei ragazzi non si è fatta attendere ed è, letteralmente, arrivata in quell'”amen”: uno striscione colorato, sorretto da numerosi giovani animatori e accompagnato dal coro “Andrea Bruno, Andrea Bruno” ha fatto la sua comparsa nel padiglione, tra gli applausi dei giovanissimi. E ha colto di sorpresa lo stesso mons. Mazzocato: un suo sorriso e qualche parola scambiata con gli animatori hanno tradito la sua emozione. «Tra qualche giorno finirò il mio servizio qui a Udine», ha ricordato infine. «Il prossimo anno ci sarà un nuovo Vescovo, si chiama Riccardo. Se per caso vi ricordate di me e di lui, dite una preghiera per noi!».