Manca meno di un mese al via della vendemmia che entrerà nel vivo solo dai primi di settembre. I primi grappoli si raccoglieranno in realtà a partire dal 20 di agosto con la varietà del Pinot in anticipo di una settimana sul 2023.
A livello quantitativo l’attesa è per una annata nella media degli ultimi anni, quindi in netto recupero sullo scorso anno segnato da peronospora, flavescenza e forti grandinate. Tutti fenomeni che nel 2024 hanno interessato marginalmente la nostra regione, eccezione fatta per i vigneti a conduzione biologica che in particolare in pianura, subiranno danni severi da peronospora, una malattia difficile da contenere nelle primavere umide e piovose come la stagione trascorsa.
Sul fronte della qualità – fa sapere la Coldiretti – ad oggi le previsioni sono molto buone. Il Pinot grigio con le sue tante denominazioni avrà produzioni in recupero, anche se non si attendono grandi quantità. Per mantenere il primato è importante avere produzioni in linea con le richieste di mercato, e per questo Consorzi di tutela e Filiera produttiva hanno messo in atto una serie di misure, come riduzioni di resa, stoccaggi e, per i prodotti più richiesti, come per il Prosecco, attingimenti e riserve vendemmiali, un sistema di gestione dell’offerta che, in base a quantità e qualità della vendemmia, sappia agire di conseguenza per mantenere una forte attrattività dei nostri vini più importanti.