Data la concomitanza con la III domenica di Pasqua, la Festa della dedicazione si celebra oggi.
Si celebra oggi in tutta la diocesi, la Festa della dedicazione della Cattedrale. L’appuntamento ricorre il 18 aprile, ma quest’anno, data la concomitanza con la III domenica di Pasqua, la Festa si è spostata di un giorno e si celebrerà – informa l’Ufficio liturgico diocesano – con il grado di solennità in cattedrale e di festa in tutta la diocesi con i testi riportati sul Proprio diocesano. La messa solenne, in Cattedrale, è fissata per le ore 19.
«Biglietto da visita straordinario della nostra Chiesa friulana, anche dal punto di vista artistico e culturale, il Duomo risale al 1236, costruito dal patriarca Bertrando – ricorda l’Arciprete della Cattedrale, mons. Luciano Nobile, intervistato su la Vita Cattolica –. In origine era dedicato a Sant’Odorico e aveva la struttura tipica delle chiese francescane. Nel 1257 – era già adibito al culto – gli furono apportate delle modifiche e nel 1335 fu consacrato con il titolo di Santa Maria Maggiore». Fu ricostruito una prima volta nel 1368, a seguito di un grande terremoto. Seguirono significative modifiche anche alla facciata, tra le quali la sostituzione del primo grandioso rosone con quello attuale. «Ma la grande riforma avvenne nel Settecento, quando il duomo fu completamente trasformato dall’architetto Domenico Rossi. I lavori terminarono nel 1735 e il patriarca Daniele Delfino riconsacrò la Cattedrale con un nuovo titolo, di Santa Maria Annunziata». «Oggi come allora – aggiunge mons. Nobile –, a secoli di distanza, il popolo cristiano si raduna qui e compie i medesimi riti. La Cattedrale è il luogo che hanno abitato i nostri predecessori e qui verranno anche le generazioni future per cantare le lodi al Signore e celebrare l’Eucaristia». Non una chiesa come le altre, specifica mons. Nobile. «Simbolo dell’unità della Chiesa diocesana, la Cattedrale è la chiesa dalla quale tutte le altre sono nate. Accoglie la cattedra del Vescovo, luogo simbolico che rende visibile la funzione di guida vigile del nostro Pastore». Tutte le altre chiese – figlie –, come tutti gli altri sacerdoti della Diocesi, partecipano all’attività missionaria dell’Arcivescovo».
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