Progetto pilota per contrastare l’emarginazione dei minori, a Casarsa
Il rischio di dispersione scolastica e l’emarginazione dei minori non è più solo un problema presente nelle grandi metropoli, ma esiste anche nelle cittadine di provincia. Per evitare ciò ed essere al fianco dei minori a rischio è partito il progetto pilota Dritti a Zig Zag, avviato dalla cooperativa sociale Il Piccolo Principe di Casarsa con il sostegno di Fondazione Friuli. L’intento è sostenere ragazze e ragazzi in particolare nel secondo ciclo delle primarie e nelle secondarie di primo grado per contrastare il fenomeno del disagio collegato al mondo della scuola.
“Il progetto – spiega Luigino Cesarin, presidente de Il Piccolo Principe – prevede un supporto scolastico integrato ad altre attività. L’obiettivo è lavorare per costruire quella relazione di aiuto essenziale per favorire l’incremento dell’autostima e delle autonomie personali. Inoltre – aggiunge – si rileva come spesso i minori fragili che cominciano a manifestare situazioni di disagio sono anche quelli meno inseriti in contesti extrascolastici, nell’associazionismo della comunità sia esso sportivo, ricreativo, parrocchiale, andando così ad incrementare forme di esclusione e isolamento. Quello che il progetto “Dritti a Zig Zag” vuole fare è promuovere forme di socialità aperte al territorio e favorire la dimensione dell’appartenenza alla comunità, prendendosi cura anche delle famiglie”.
Ad oggi il progetto, che è stato avviato lo scorso 25 settembre, coinvolge 30 minori dagli 8 ai 13 anni. Tra le attività che sono partite: il supporto scolastico e socio educativo per evitare il rischio di dispersione scolastica, la promozione dell’inclusione dei minori a rischio in diversi contesti e della conoscenza del territorio, il supporto a famiglie e/o genitori in base alle possibilità e nel riconoscimento delle diversità culturali, ma anche del sistema scolastico.
“Il progetto si chiama così perché – precisa Cesarin – “Dritti” sta ad indicare la possibilità di scoprire la strada, il percorso, il cammino possibile e più adatto ad ogni singolo destinatario. Mentre a “Zig-Zag” indica le “sbandate” che ci possono essere e che possono essere superate con l’apporto e l’affiancamento di adulti significativi e di una comunità attenta e capace di sostenere giovani e giovanissimi a riprendere il proprio percorso di vita. Si tratta di un progetto con una forte valenza preventiva che cerca il sostegno delle istituzioni e del territorio perché siamo fermamente convinti – conclude Cesarin – che “serve un intero villaggio per educare un bambino” per questo ringraziamo Fondazione Friuli che ci sostiene pensando al benessere delle nuove generazioni”.
Il progetto si realizza nel territorio di Casarsa della Delizia che conta circa 1.061 minori, di cui, quelli riferiti all’età scolare, limitatamente alle primarie e secondarie di 1° grado è di 680 unità. Nella zona si rileva anche una significativa presenza di alunni con bisogni educativi speciali, disturbi dell’apprendimento, dell’attenzione e iperattività o disturbi comportamentali. Da qui la necessità del progetto Dritti a Zig Zag che prevede un’azione preventiva nei confronti di tutti quei minori ad alto rischio di emarginazione.