Mons. Mazzocato ha detto che la Chiesa è una comunità sempre in movimento sul cammino della conversione. Essendo formata da peccatori “è sempre bisognosa di purificazione”. Da dove cominciare per purificare la Chiesa? L’arcivescovo ha risposto con le parole dette da Madre Teresa ad un giornalista: “Da me e da lei”.
“Convertiamoci per rendere più santa e unita la Chiesa”. Questo l’invito dell’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nella catechesi del secondo dei Quaresimali d’arte, tenutosi nella Cattedrale di Udine, questo pomeriggio, con la partecipazione della Corale Renato Portelli di Mariano del Friuli, che ha eseguito il Requiem for the living di Dan Forrest.
Tema centrale della catechesi era “Una compagnia sempre in cammino: conversione” a partire dalla lettera di San Paolo ai Colossei e da un passaggio dell’enciclica Lumen gentium. “. La virtù che “unisce in modo perfetto” e genera, quindi, la comunione – ha detto l’Arcivescovo – è la carità. La carità – cioè, l’amore fraterno reciproco – non è un sentimento facile e spontaneo da vivere. Chiede, invece, un costante e impegnativo cammino di conversione il quale consiste in due azioni da compiere personalmente: spogliarsi e rivestirsi”.
Ecco dunque la necessità di spogliarsi dei vizi e rivestirsi delle vertà che sono state tutte vissute da Gesù stesso. “Questo è programma di vita che l’apostolo indica ai cristiani di Colossi e che è sempre valido per ogni cristiano, per ogni coppia e ogni famiglia, per ogni comunità piccola o grande. È un cammino di continua conversione che ci accompagna fino alla morte perché non abbiamo mai finito si staccar dal nostro cuore, dai nostri pensieri e sentimenti brandelli di uomo vecchio, resti di vizi appiccicati in noi”.
E la Chiesa, ha proseguito mons. Mazzocato citando la “Lumen Gentium”, “”.
Di qui le frequenti richieste di perdono, da parte dei Papi, da Giovanni Paolo II in poi, “per le miserie e i peccati della Chiesa”.
La soluzione? Mons. Mazzocato ha citato “la risposta di Madre Tersa di Calcutta dette ad un giornalista che le chiedeva, in modo un po’ polemico, da dove la Chiesa doveva cominciare a riformarsi e purificarsi. Con folgorante semplicità, la santa suora rispose: “Da me e da lei”. Camminiamo ognuno personalmente – ha concluso l’Arcivescovo di Udine – nel percorso di conversione che S. Paolo ci ha indicato e contribuiremo a rendere più santa e più unita la Chiesa”.
L’Arcivescovo ai Quaresimali d’arte