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Domenica 26 gennaio la Giornata del Settimanale. La Vita Cattolica in tutte le Parrocchie

Un’occasione per conoscere e diffondere, pregare e sostenere con l’abbonamento il settimanale «La Vita Cattolica». Torna anche nell’anno giubilare la Giornata del settimanale diocesano, che si celebra in tutte le Parrocchie dell’Arcidiocesi di Udine il 26 gennaio 2025. Per l’occasione il settimanale diocesano del 22 gennaio è uscita con un’edizione speciale arricchita da un inserto di 4 pagine dedicato agli strumenti di comunicazione della Chiesa udinese.

La Giornata si celebra la prima domenica dopo il 24 gennaio, memoria liturgica di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e della stampa cattolica. Oltre a pregare per i giornalisti e per gli operatori della comunicazione, sabato 25 e domenica 26 gennaio – mentre a Roma si celebra il Giubileo della comunicazione – in ogni Parrocchia dell’Arcidiocesi di Udine saranno disponibili alcune copie in dono dell’edizione del 22 gennaio 2024 del settimanale diocesano. Esse saranno accompagnate da un breve messaggio letto al termine della celebrazione, con un invito alla sottoscrizione dell’abbonamento.

L’Arcivescovo su La Vita Cattolica: «È segno di speranza»

«Nelle persone c’è un’attesa per ricevere e leggere il settimanale diocesano» ha rilevato l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba. «Evidentemente viene colto il significato di questo strumento di comunicazione, perché davvero mette a disposizione di tante persone le notizie che raccontano innanzitutto le realtà locali, ma che affrontano anche, in un modo approfondito, i temi della vita sociale della nostra comunità. In questo anno con vista sul Giubileo, La Vita Cattolica è, quindi, un autentico segno di speranza».

Don Daniele Antonello: «Forti della fiducia dei lettori»

«Il fatto di avere uno “zoccolo duro” di persone abbonate al settimanale dell’Arcidiocesi è importante, dice che il legame territoriale funziona – spiega don Daniele Antonello, direttore de La Vita Cattolica –. Non bastano le edicole, seppur necessarie, e non basta l’edizione digitale: il legame tra la Chiesa locale e le persone si basa anche su questa fiducia». Nel 2026, tra un anno esatto, La Vita Cattolica celebrerà i cento anni di pubblicazione settimanale. «Cento anni non sono pochi, è un anniversario a tutto tondo», prosegue il direttore. «Stiamo già progettando, in modo creativo, il rinnovo della fedeltà a questo strumento per la nostra Chiesa e società».

Quelli alla preghiera e all’abbonamento non sono gli unici inviti che contraddistinguono la Giornata del settimanale: un ulteriore appello, infatti, è rivolto a tutte le persone che si sentono “vicine” al settimanale diocesano, affinché si adoperino per la diffusione de «La Vita Cattolica» nella propria comunità in qualità di diffusori del settimanale stesso. Per rendersi disponibili è sufficiente scrivere una mail all’Ufficio per la pastorale delle comunicazioni sociali, all’indirizzo uff.com.sociali@diocesiudine.it.

Diffusori del settimanale diocesano in visita alla redazione, luglio 2024

L’inserto speciale di 4 pagine

In occasione della giornata del Settimanale, “La Vita Cattolica” ha pubblicato un’edizione speciale arricchita da un inserto di 4 pagine dedicato agli strumenti di comunicazione della Chiesa udinese. Ad aprire l’inserto un’intervista al presidente della Federazione dei Settimanali Cattolici, Mauro Ungaro. «Sono gli unici che raccontano il territorio dal basso. Rappresentano una rete capillare per dare voce a chi non ce l’ha», afferma Ungaro. All’interno le testimonianze dei giornalisti sulla vivacità e ricchezza del territorio friulano; la parola agli abbonati, quelli più lontani – come le sorelle friulane Gilberta e Graziella, da cinquant’anni in Piemonte per le quali leggere la Vita Cattolica è un modo per “sentirsi a casa” – e i nuovi, come la sindaca di Bertiolo, Eleonora Viscardis: «Ne la Vita Cattolica trovo notizie, ma anche valori».

Infine spazio ai diffusori, un gruppo che si sta rafforzando, “ponte tra readazione e comunità” e allo sviluppo del sito online, che ha superato i 200 mila utenti.

Oltre seimila copie distribuite in dono nelle Parrocchie dell’Arcidiocesi udinese.

I diffusori, ponte tra redazione e comunità

Ci sono trenta Parrocchie della nostra Arcidiocesi che possono vantare altrettante figure che, spesso nella discrezione, si occupano di un servizio capace, nientemeno, di far crescere nella comunità elementi decisivi come l’appartenenza a una Chiesa diocesana, lo spirito critico sui fatti della nostra società, l’approfondimento culturale. Questi trenta piccoli granelli di lievito che nutrono le comunità sono i diffusori del settimanale diocesano, che dai monti al mare sono punto di riferimento per chi, nei vari paesi e quartieri, vuole entrare in contatto con La Vita Cattolica. E – perché no? – sottoscrivere l’abbonamento.

Il gruppo, peraltro, è stato recentemente allargato con nuove disponibilità da parte di persone spesso già attive nelle rispettive Parrocchie, che uniscono anche una particolare (e affettuosa) vicinanza al settimanale diocesano.

Concretamente, cosa fa un diffusore? Innanzitutto ha fantasia e intraprendenza per ideare modalità utili a diffondere il settimanale diocesano. Molti diffusori presenziano, per esempio, alle riunioni parrocchiali (per esempio del Consiglio pastorale… o dei catechisti, o del coro o, ancora, dei genitori) per proporre temi e abbonamenti. Alcuni realizzano foglietti informativi e promozionali da distribuire a fondo chiesa o, ancora, organizzano “banchetti” per la consegna di copie in dono o per la sottoscrizione in tempo reale dell’abbonamento. Un’opera che sembra impegnativa, ma che in realtà è costantemente sostenuta dalla redazione de La Vita Cattolica e dall’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, deputato al sostegno ai diffusori.

Al di là della promozione, tuttavia, il servizio del diffusore si traduce soprattutto nella cura delle relazioni con le persone della propria comunità, in modo particolare con coloro che mostrano qualche forma di interesse per il settimanale. Dire: «Ti può interessare ricevere qualche copia?», oppure «Vuoi provare a fare l’abbonamento?» sono frasi a cui i diffusori fanno seguire una successiva espressione, fondamentale: «Lo facciamo insieme». Il diffusore diventa quindi un “ponte”, un tramite tra la redazione e la comunità, piccolo lievito, dicevamo, per far crescere quest’ultima con uno, due, cinque nuove famiglie che ogni anno ricevono La Vita Cattolica. Non è poco: il lievito, pur in misura limitata, ha la capacità di far lievitare tutta la pasta.

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