Ogni anno nelle bacheche di tutti gli angoli della Diocesi campeggia una foto di gruppo della comunità del seminario, diffusa dalla Diocesi in prossimità della Giornata del Seminario. E ogni anno si rinnova la curiosità, nelle Parrocchie, di sbirciare quel poster. «Così vediamo se ci sono volti nuovi», dicono alcuni. Se di volti nuovi ce ne sono quasi ogni anno, è merito di una pastorale vocazionale che non guarda soltanto ad accompagnare nuovi giovani nel discernimento vocazionale, ma si occupa anche di sensibilizzare le comunità stesse alla cura e alla preghiera per le vocazioni. Che non si riduca tutto a un manifesto di fine novembre, insomma, ma «Che ci sia un’attenzione accesa tutto l’anno nei confronti dei giovani della propria comunità, o di altre Parrocchie, che si stanno interrogando sulla chiamata del Signore». Le parole sono quelle di don Daniele Antonello, che oltre a essere direttore di questo settimanale (e di Radio Spazio) è prima di tutto rettore del Seminario interdiocesano, nonché responsabile della pastorale vocazionale nell’Arcidiocesi di Udine.
«Il Monastero invisibile, preziosissimo e con sempre nuovi iscritti, è necessario – ha affermato don Antonello –, ma c’è un’altra dimensione feconda della preghiera, che è quella comunitaria». Ecco, quindi, che in vista dell’edizione 2024 della Giornata del Seminario prende avvio l’iniziativa del “Monastero visibile”, che accende i riflettori sulle iniziative di preghiera per le vocazioni che non coinvolgono singole persone, ma intere comunità. E le mette in rete. «Vogliamo censire tutte le iniziative di preghiera che le Parrocchie o le Collaborazioni pastorali mettono in atto per chiedere al Signore il dono di nuove vocazioni, in particolare (ma non esclusivamente) per il sacerdozio», spiega don Antonello.
Concretamente, una pagina nel sito web del Seminario riporta la mappa dell’Arcidiocesi di Udine, su cui è possibile cliccare alcuni “pallini rossi” a forma di croce e consultare i dettagli delle prime esperienze a essere censite. «Ci sono Parrocchie – spiega il rettore – in cui a cadenza settimanale o mensile si vive l’adorazione eucaristica con l’intenzione di pregare per le vocazioni. Altrove si prega il Santo Rosario, oppure si invita qualcuno dei seminaristi per una testimonianza: con il Monastero Visibile vogliamo mettere in rete tutte queste iniziative, per far vedere (appunto!) che c’è un’intera Chiesa che si rivolge al Signore per invocare il dono di tanti “eccomi”. E, ovviamente, per permettere a più persone possibile di conoscere queste iniziative per potervi prendere parte».
La mappaura, avviata a novembre 2024, è in continuo aggiornamento. È possibile segnalare iniziative di preghiera direttamente sul sito del seminario, affinché vengano inserite nella mappa e diventino luci visibili di quella Chiesa che senza sosta si appella «al padrone della messe». E, chissà, suscitare qualche “volto nuovo” nei poster dei prossimi anni.
Giovanni Lesa