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Due giorni in bici da Tarvisio a Udine. 120 km di bellezza sull’Alpe Adria

Metà agosto, la sveglia puntata di buon’ora, bici e sacche pronte, in sella e via! L’appuntamento nei pressi della stazione di Udine è alle 7.15, in tempo per caricare le biciclette sul treno trasfrontaliero Micotra, direzione Tarvisio. Obiettivo: gita di due giorni lungo un tratto della splendida Ciclovia Alpe Adria: da Tarvisio a Venzone e (il secondo giorno) da Venzone a Udine: 120 chilometri circa. Si inizia con le valli e le cime delle Alpi Giulie e Carniche, si discende il Canal del Ferro, si costeggiano i fiumi Fella e Tagliamento, si scivola tra le Colline moreniche fino alla pianura friulana, il tutto per lo più lungo piste ciclabili e strade a basso scorrimento: un incanto!

Inizia così il racconto di viaggio lungo la Ciclovia Fvg-1 raccontato da Valentina Zanella sulla Vita Cattolica del 4 settembre 2024. 40 mila i passaggi al mese lungo l’Alpe Adria in estate, molti dei quali di stranieri.

Numeri in costante crescita

I record di numeri della “regina” della ciclovie regionali continuano a superarsi di anno in anno, ed esercenti, albergatori e affittacamere dei territori attraversati dall’itinerario esultano. A fine giugno PromoTurismo Fvg stimava il superamento dei 100mila passaggi (molti dei quali di stranieri), dato in crescita del 23% rispetto all’anno precedente.

«Qui si fermano ogni sera 250 persone in bici… E a Gemona molte di più; gli alloggi stanno nascendo ovunque, come funghi!», commentano da Venzone, tappa prediletta dai cicloturisti, dove cjarsons, frico e salumi vanno a ruba. E a Tricesimo: «Arrivano qui affamati; d’estate ci riempiono il locale», conferma un ristoratore che fuori dal locale ha posto un cartello con una freccia che indica il “Parcheggio per le bici”. Affollatissimo all’ora di pranzo.

L’ex stazione di Chiusaforte, ritrovo di cicloturisti e tappa imperdibile lungo la Ciclovia Alpe Adria

Udine tappa di più giorni

«Registriamo anche nuovi trend – fa sapere alla Vita Cattolica l’assessore regionale al Turismo e Attività Produttive, Sergio Emidio Bini –, per esempio a Udine. Nel corso di quest’anno circa il 20% dei cicloturisti che hanno prenotato un soggiorno in città si è fermato per un periodo di più giorni. Ciò significa che Udine non è più solo tappa di passaggio dell’Alpe Adria, ma un punto d’appoggio per visitare il Friuli in bici. Se i mercati di riferimento sono principalmente quello austriaco e tedesco, molte presenze si registrano anche da Repubblica Ceca, Olanda e Gran Bretagna, con ricadute economiche molto importanti».

Il servizio integrale sulla Ciclovia Alpe Adria si può leggere sulla Vita Cattolica del 4 settembre 2024.

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