«L’affettività e la sessualità sembrano aspetti spontanei, innati nelle persone, però restiamo disorientati di fronte alle tante crisi di coppie e famiglie, più ancora alle notizie dei frequenti episodi di violenza brutale, a volte mortale, che coinvolgono giovani, sia nel ruolo di carnefici, che di vittime». A parlare così è Paolo Bordin, medico, presidente nazionale dell’associazione La Bottega dell’Orefice, costituita da insegnanti di riconoscimento naturale della fertilità, da 20 anni impegnato nell’educazione all’affettività di giovani e adulti, attraverso percorsi scolastici e altri ambiti educativi. L’ultimo proposto – rivolto ad educatori, insegnanti e operatori socio-sanitari – si terrà all’Istituto Bearzi di Udine a partire dal 22 novembre, ed è rivolto proprio a guidare nell’educare all’affettività e alla sessualità bambini e adolescenti.
«Siamo passati da una concezione dell’uomo solidaristica e relazionale ad una individualistica e utilitaristica. Oggi siamo bombardati da messaggi che invitano a cercare il benessere individuale, soddisfacendo bisogni corporei, estetici, economici, che ci illudono di poter far da soli, di avere diritti su cose e talvolta anche su persone – afferma Bordin in un’intervista a cura di Flavio Zeni pubblicata sulla Vita Cattolica del 6 novembre 2024 –. Ma noi desideriamo la felicità, e non semplicemente il benessere, perché cerchiamo un amore gratuito. Ognuno di noi vuole essere guardato, compreso nella propria interezza, non solo per qualche attributo fisico. E troviamo il nostro compimento in relazioni solide, ove ognuno è dono per l’altro, non proprietà o preda».
È necessario, dunque, educare l’affettività e la sessualità? «Nelle persone le due dimensioni sono indistricabilmente connesse a tutte le altre – spiega il medico –. Ed è evidente che emozioni e pulsioni sono forze prorompenti, specie nei giovani, che influenzano le persone, ma non le determinano inesorabilmente. Infatti, l’uomo è l’unico mammifero che non ha l’estro, cioè il suo comportamento sessuale rimane a disposizione della sua libertà, quindi è educabile».
«L’educazione all‘affettività e alla sessualità è apertura al bene dell’altro, senza possesso – aggiunge Bordin –. È l’unica possibilità perché le altre hanno fallito. Tutti gli interventi di politica sanitaria e culturale basati sulla riduzione del danno, come l’istruzione su contraccezione e uso di preservativi per prevenire gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmesse, non hanno ottenuto nessun miglioramento. Stati Uniti, Inghilterra e Francia, da sempre leader su questi temi, mantengono i primati di gravidanze in adolescenti, aborti e malattie sessualmente trasmesse».
Il corso
Il corso di educazione all’affettività e sessualità di bambini e adolescenti è organizzato con l’apporto di Diesse e rivolto a educatori, insegnanti e operatori socio-sanitari. Si terrà all’Istituto Bearzi di Udine ed è articolato in 2 fine settimana residenziali, inframezzati da 5 incontri online, a partire dal 22 novembre, e coinvolgerà relatori di livello scientifico nazionale e internazionale, con un taglio interattivo, come avvio di un percorso comune per tutti gli appassionati ai temi dell’educazione e della vita. Tutte le informazioni si possono trovare agli indirizzi metodinaturali.it, su Facebook alla pagina “Educazione all’affettività” e scrivendo a segreteria.corso@labottegadellorefice.org o telefonando al 3203565807. Le iscrizioni sono aperte sino al 15 novembre».