L’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, di fronte al terribile attacco contro Israele e alla violenta reazione che ne sta seguendo, ha inviato un messaggio ai fedeli, ai sacerdoti e alle comunità cristiane della Chiesa udinese, al fine di invocare la pace, sollecitando dunque alla preghiera personale e comunitaria. Qui il testo integrale.
Cari Sacerdoti e cari Fedeli,
abbiamo tutti negli occhi le tragiche immagini delle violenze esplose, improvvisamente e senza pietà, in Terra Santa. Esse si aggiungono a quelle dell’interminabile guerra che sta subendo l’Ucraina. Oltre che colpire vittime innocenti, questi conflitti ci toccano da vicino perché creano un reale pericolo per gli equilibri internazionali.
«Tacciano le armi e si convertano i cuori»: è l’accorato appello diffuso dalla Presidenza della Conferenza episcopale italiana che fa eco alle parole di Papa Francesco pronunciate durate l’Angelus di domenica: «Si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano a nessuna soluzione, ma solo alla morte e alla sofferenza di tanti innocenti. La guerra è una sconfitta: ogni guerra è una sconfitta!».
Ci uniamo anche noi, Chiesa udinese, a queste autorevoli invocazioni, nella speranza che giungano alle coscienze di coloro che hanno la responsabilità di prendere difficili decisioni e di quanti fomentano queste barbare azioni di morte.
Facciamo nostro, in particolare, l’invito a far fronte con la preghiera incessante, personale e comunitaria. In questo mese di ottobre, dedicato in modo particolare a Maria, preghiamo con il rosario per ottenere che, grazie all’intercessione della Regina della Pace, si ristabilisca una convivenza serena e rispettosa tra tutti i popoli.
La benedizione di Dio ci protegga e ci preservi dal male.
Andrea Bruno Mazzocato
Arcivescovo di Udine