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Bassa Friulana

Ex Amideria di Ruda. Parte del museo archeologico industriale aprirà nel 2028

Diventerà uno dei più importanti musei di archeologia industriale non solo a livello nazionale. A Perteole di Ruda, l’ex Amideria Chiozza ha di recente aperto le sue porte ad una delegazione della V Commissione del Consiglio regionale, insieme al presidente Diego Bernardis, occasione per visitare il complesso industriale interessato ormai da tempo da un progetto di recupero e messa in sicurezza per essere trasformato in polo museale e centro di innovazione e ricerca.

Negli ultimi dieci anni sono giunti a Ruda contributi per un totale di 12 milioni di euro, messi a disposizione dalla Regione, dallo Stato e dall’Europa. L’immobile in parte sarà trasformato in un museo di archeologia industriale: un primo spazio, è stato annunciato, potrebbe essere inaugurato nel 2028, in occasione del bicentenario della nascita del chimico-imprenditore triestino Luigi Chiozza, rivoluzionario “padre” dell’avventura imprenditoriale di Perteole. La fabbrica, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, si occupava di estrarre l’amido dal riso per rifornire l’industria dei panni e dei tessuti, ma anche quella alimentare e farmaceutica. Una produzione con tecnologie innovative, ha illustrato il sindaco di Ruda, Franco Lenarduzzi, alcune ancora conservate nell’ex stabilimento (che ha concluso l’attività nel 1986) e tra queste una macchina a vapore recuperata grazie ad un intervento durato 1500 ore.

La visita nel cantiere dell’Amideria Chiozza

«Abbiamo avuto modo di vedere da vicino un grande progetto di recupero, finanziato anche con fondi regionali – ha detto Bernardis –; l’Amideria è un autentico gioiello, un patrimonio per il Friuli-Venezia Giulia, per l’Italia e per l’Europa».

Alla visita hanno partecipato anche Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg e vicepresidente della V Commissione), Massimiliano Pozzo, Manuela Celotti, Laura Fasiolo e Francesco Martines del Pd, Mauro Di Bert di Fedriga presidente, Alberto Budai della Lega, Massimo Moretuzzo del Patto-Civica, Rosaria Capozzi del M5S, Serena Pellegrino di Avs e Furio Honsell di Open Sinistra Fvg. Presenti anche il responsabile unico del progetto Tommaso Cacciavillani, punto di riferimento dei lavori assieme a Walter Toniatti.

Monika Pascolo

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