Sos Cgil: tutelare il terziario. Sulla scuola scuola meglio presenza sotto al 50% che rinvio dell’apertura
“La domanda di ammortizzatori sociali in Friuli Venezia Giulia, a fine 2020, risulterà vicina alla soglia dei 100 milioni di ore”. Un ricorso agli ammortizzatori che “suona come un ulteriore monito sulla necessità di individuare con urgenza misure efficaci di rilancio dell’economia e nuove misure di sostegno ai settori come turismo, commercio, ristorazione e appalti”. Così il segretario regionale della Cgil, Villiam Pezzetta. I dati sulla cassa integrazione e sui fondi di integrazione salariale Inps – ricorda la Cgil – a fine novembre vedevano un volume autorizzato di quasi 90 milioni di ore. Ma, osserva Pezzetta, “preoccupa la nuova tendenza al rialzo che si è manifestata a ottobre e a novembre, con una media mensile di oltre 7 milioni di ore autorizzate”. Preoccupa anche lo scadere del blocco dei licenziamenti: “le ripercussioni rischiano di essere pesantissime”, avverte. In generale, insiste, serve un “patto per il lavoro” tra Regione, forze economiche e parti sociali. Per quanto riguarda infine il rinvio della riapertura delle scuole superiori in regione, Pezzetta condivide le preoccupazioni sui possibili effetti ma sarebbe stato più favorevole a soluzioni che, “in luogo del rinvio della riapertura prevedessero il mantenimento di una percentuale di lezioni in presenza, sia pure più bassa di quel 50% che era stato inizialmente previsto”.