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ChiesaGiubileo 2025

Giornalisti e comunicatori, un ritiro spirituale per dire la Speranza

Giubileo, tempo di speranza. Anche per chi si occupa di comunicazione e informazione, sfidando i tempi odierni affinché quella stessa speranza possa propagarsi sui mezzi di comunicazione e illuminare chi accende la TV, ascolta un podcast, sfoglia un giornale o “scrolla” sui social media. Questa l’essenza di «Cuore di speranza», il ritiro spirituale per operatori della comunicazione e giornalisti che l’Arcidiocesi di Udine propone sabato 18 gennaio, a partire dalle 15.30, nel Santuario di Sant’Antonio di Padova a Gemona del Friuli, una delle otto chiese giubilari dell’Arcidiocesi udinese. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con l’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI) del Friuli-Venezia Giulia, con media partner La Vita Cattolica e Radio Spazio.

Sulle orme di San Francesco di Sales

«Siamo nei giorni che precedono la memoria di San Francesco di Sales, patrono degli scrittori, dei giornalisti e della stampa» ricorda Giovanni Lesa, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale delle Comunicazioni sociali oltre che redattore del nostro settimanale. «A San Francesco di Sales il Papa ha dedicato numerosi paragrafi della sua ultima enciclica, recentissima, “Dilexit nos”. La sua spiritualità merita di essere riscoperta perché ha molto da dire a chi, oggi, si occupa di comunicazione e informazione. Soprattutto in relazione a un tema caro al Santo Padre, che da diversi anni invita giornalisti e comunicatori a “mettere il cuore” nel loro servizio o professione. Sembra una banalità, ma se non risaliamo alle sorgenti, anche spirituali, del nostro operato nel mondo dell’informazione, non daremmo il miglior servizio possibile né alla società, né alla comunità, né al bene comune in quanto tale. L’invito, quindi, è quello di avere il coraggio di fermarsi, prendersi tempo per riflettere e, perché no, pregarci sopra».

Don Gianmario Pagano

Ospiti l’Arcivescovo e don Gianmario Pagano

E poi c’è il Giubileo: quello di Gemona, infatti, sarà un pomeriggio dal sapore giubilare, con la possibilità di vivere anche il Sacramento della Riconciliazione in una delle chiese identificate dall’Arcivescovo come “giubilari”. A proposito di Arcivescovo, sarà proprio mons. Riccardo Lamba ad aprire gli interventi del pomeriggio, con una meditazione intitolata «I frutti di una comunicazione con il cuore, alla scuola di San Francesco di Sales». Seguirà una testimonianza da parte di don Gianmario Pagano: vivace sceneggiatore teatrale e televisivo, on-line don Pagano anima il blog “Bella prof!” e l’omonimo canale su YouTube, per il quale è anche parte del gruppo italiano dei Missionari digitali. Il giorno dopo il ritiro gemonese, don Pagano sarà ospite del convegno diocesano dei catechisti, a Udine. Per sopraggiunti motivi familiari non ci sarà, invece, don Luca Ezio Bolis, consultore del Dicastero per la Dottrina della Fede e del Dicastero per le Cause dei santi, la cui presenza era stata annunciata.

Per unire la riflessione alla cultura, la spiritualità a un’ulteriore forma di bellezza, nel pomeriggio sarà possibile visitare gratuitamente il museo “Renato Raffaelli”, nella cripta del Santuario, con la sua splendida pinacoteca sconosciuta ai più. A conclusione del pomeriggio, la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo. I dettagli dell’incontro sono disponibili sul sito dell’Ufficio diocesano per la pastorale delle Comunicazioni sociali. La partecipazione è libera e gratuita; per motivi organizzativi è richiesta un’iscrizione on-line sul sito indicato.

 

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