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Agricoltura

Giornata del Ringraziamento, S. Messa a Udine sabato 16

Il mondo agricolo si avvicina alla celebrazione della Giornata del Ringraziamento che si svolgerà domenica 10 novembre, alla vigilia di San Martino (in Cattedrale a Udine la celebrazione con Coldiretti, presieduta dall’arcivescovo mons. Riccardo Lamba, si terrà invece sabato 16 novembre, alle 19). «Troppo spesso gli imprenditori agricoli non sono stati percepiti come una risorsa indispensabile per la produzione di cibo sano, disponibile per tutti e di qualità», afferma il Messaggio dei Vescovi sul tema.

Perché ringraziare

«Dobbiamo ringraziare per quanto abbiamo ereditato e comprendere quanto questo sia prezioso, soprattutto di fronte agli effetti drammatici della crisi ecologica – sottolineano i vescovi –. La gratitudine, infatti, deve trasformarsi in impegno, in progettualità, in azioni concrete se vogliamo evitare che i paesaggi diventino un lontano ricordo di quello che sono stati e i territori dei frammenti, residuo dello scarto e dell’abbandono. I vescovi aggiungono che solo salvaguardando il terreno e, insieme, le attività agricole e gli agricoltori, può essere perseguito un uso dinamico, ma sostenibile che limiti il consumo e lo spreco di territorio e, allo stesso tempo, tuteli le produzioni alimentari e la biodiversità.

L’agricoltura in Friuli

Ma come si presenta oggi l’agricoltura in Friuli? Secondo i più recenti rapporti di Ersa, c’è anzitutto un problema: mediamente le nostre aziende sono patrimonializzate dal punto di vista del capitale, ma scarsamente solide dal punto di vista della liquidità, che si fonda principalmente sulle linee contributive. E questo può costituire un fattore di debolezza. Altro elemento, l’età media degli imprenditori, 75 anni. Il settore va svecchiato: «Dobbiamo intraprendere un percorso per ampliare la platea degli imprenditori agricoli più giovani, che significa anche imprimere maggiore innovazione ai modelli produttivi», ha raccomandato più volte lo stesso assessore all’Agricoltura, Stefano Zannier.

Il maltempo

Ancora forte l’impatto negativo del maltempo sulle quantità prodotte. Se, da un lato, lo scorso anno si è registrata una generale diminuzione dei costi dei fattori produttivi (energia, fertilizzanti, mangimi), dall’altro, le condizioni climatiche avverse hanno determinato un impatto negativo sulle rese e sulla qualità dei prodotti. Ingenti, poi, i danni causati dalla grandinata record di fine luglio, fenomeno senza precedenti.

La campagna Coldiretti: Sai che cosa mangi?

«Troppo spesso non conosciamo l’origine dei nostri cibi, e questo non è accettabile! Per cambiare le cose, stiamo raccogliendo firme per una legge di iniziativa popolare che chieda all’Europa di introdurre l’obbligo dell’etichetta di origine per tutti gli alimenti. Siamo già oltre 300 mila firme, ma insieme possiamo arrivare a 1 milione». È la campagna di mobilitazione più recente di Coldiretti. Il settore “primario” attraversa un momento di grave difficoltà e le sfide sono davvero tante.

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