Incontro a Udine con il prefetto e l’ex partigiana Paola Del Din. Sul campanile di Mortegliano l’installazione di Celiberti
L’importanza della memoria e di uno spirito critico e vigile contro i negazionismi è stata al centro delle manifestazioni svoltesi stamani a Udine e provincia in occasione del Giorno della Memoria. Oltre un centinaio i giovani che hanno preso parte all’incontro organizzato dalla Prefettura del capoluogo friulano al Liceo Stellini di Udine, con l’ex partigiana e Medaglia d’oro al Valor Militare per la Lotta di Liberazione, Paola Del Din, che ha dialogato con gli studenti. “La sua testimonianza è stata un prezioso invito ai ragazzi a non disperdere il senso della memoria – ha sottolineato il prefetto di Udine, Massimo Marchesiello, intervenuto all’evento – e a non farsi manipolare dai diversi negazionismi, quello nei confronti della Shoah, ma quello attuale legato alla pandemia. Del Din ha rinnovato infine un appello ai giovani a vaccinarsi”. Un “inno alla fratellanza” si è levato dal campanile più alto d’Italia, quello del Duomo di Mortegliano, attraverso l’installazione pittorica firmata dall’artista friulano di fama nazionale Giorgio Celiberti. L’opera, della grandezza di 3 metri per 50, è stata calata dall’alto della torre campanaria nel corso di una cerimonia commemorativa della Shoah, alla quale hanno preso parte i rappresentanti delle diverse confessioni religiose e delle istituzioni. Nel Tempio Ossario di Udine, la Polizia e l’Associazione Nazionale Polizia hanno ricordato con una Messa tutte le vittime della persecuzione nazista e i 9 poliziotti in servizio alla Questura di Udine, che nel 1944 furono deportati nei campi di sterminio nazisti e non fecero più ritorno in Patria. Il questore Manuela De Bernardin ha deposto una corona davanti al monumento collocato dal 2003 nel cortile interno della Questura. E’ stata invece un ‘flop’ la manifestazione di protesta dei no vax organizzata in piazza Venerio, che, presidiata dalle forze dell’ordine, ha visto la partecipazione di poche persone.