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Glesie furlane, 50 anni di battaglie per la cultura e la lingua friulane. Un incontro a Zuglio

Domenica 25 agosto, alle 16.30, la storica Pieve di San Pietro in Zuglio ospiterà un incontro sulla “Storie di Glesie Furlane”. Il sodalizio nato nel 1974 racconterà quindi la sua storia per voce del suo attuale presidente, don Romano Michelotti. Dialogherà con lui Federico Rossi, voce nota agli amici di Radio Spazio. Il pomeriggio sarà allietato dalle note del gruppo corale “Rôsas di Mont”, la cui casa è un’altra storica Pieve carnica, Santa Maria di Gorto.

La Pieve di San Pietro a Zuglio

Mezzo secolo di battaglie

La nascita di Glesie furlane viene fatta risalire al 28 agosto di cinquant’anni fa proprio nella Pieve di Zuglio: quel giorno l’allora arcivescovo mons. Battisti, assieme all’ausilire mons. Pizzoni, si apprestavano a celebrare la Messa nella Pieve assieme ai sacerdoti della Carnia. Un gruppo di preti chiese di poter celebrare in lingua friulana, ma la richiesta non fu accolta: essi deposero un documento di protesta sull’altare della pieve uscirono dalla chiesa, dando vita al primo nucleo di quella che divenne, poi, l’associazione Glesie furlane. Tra gli intenti dell’associazione vi è la conciliazione tra la dimensione religiosa e la cultura locale, partendo proprio dalla lingua friulana, per «dâi a la nestre fede il savôr de nestre tiere». Nel corso degli anni, numerosi preti afferenti al gruppo di Glesie furlane hanno dato un notevole impulso alla pubblicazione (e all’approvazione) di testi liturgici in lingua friulana, su tutti la Bibbia tradotta da pre Checo Placerean e pre Antoni Beline.

L’incontro del 25 agosto è organizzato da Glesie Furlane con la collaborazione dell’ass. “Colonos”, del CIRF (Centro interdipartimentale per lo sviluppo della lingua e della cultura del Friuli) e con l’Istituto ladino “Pre Checo Placerean”.

Giovanni Lesa

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