Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
Bassa Friulana

Gonars. Nuova fase di sviluppo dell’azienda dove nascono le scarpe che rendono il pianeta migliore

Economia circolare che significa dare nuova vita a materiali altrimenti destinati allo scarto, integrando pratiche sostenibili e responsabilità etica. Ecco gli “ingredienti” delle scarpe a marchio RE49, l’innovativa start-up di Gonars che ha appena avviato – scegliendo come “rampa” di lancio del proprio progetto la sede di Confindustria Udine – un crowdfunding (raccolta fondi) a supporto di una nuova fase di sviluppo dell’impresa. Nuovi progetti, dunque, per l’azienda da cui nascono calzature lavorando pneumatici (diventano suole), asciugamani dismessi da grandi alberghi (saranno le imbottiture interne), vele, ombrelloni, sdraio, …

Nel corso dell’incontro di mercoledì 11 settembre, l’amministratore delegato della start-up, Nicola Masolini – rappresenta la quarta generazione dell’azienda calzaturiera di famiglia, fondata nel 1949 –, ha illustrato l’evoluzione dei progetti di RE49 e il nuovo piano di sviluppo che, grazie ai consensi raccolti nei primi anni con le sue collezioni di calzature made in Friuli, ha messo a punto soluzioni innovative pronte a varcare nuovi mercati. È stata anche l’occasione per gustare in anteprima la nuova collezione di sneakers realizzata in collaborazione con un giovane designer che sarà presentata ufficialmente nel corso della regata Barcolana a Trieste, a ottobre, nell’ambito di uno speciale evento dedicato alle scarpe ispirate alle vele.

Anche la nuova collezione, nata sempre da materiali riciclati e in edizione limitata, è dotata di un sistema di tracciatura di filiera certificata e Digital Product Passport (Dpp), ovvero il passaporto digitale del prodotto – un microchip integrato nella linguetta – che contiene informazioni legate all’intero ciclo di vita in questo caso delle scarpe, “raccontando” tutto il processo produttivo, dall’origine alla composizione, ma anche durabilità, opzioni di riparazione e smontaggio e riciclabilità dei diversi componenti. Permettendo così all’intera catena costituita da consumatori, operatori economici, autorità competenti, di condividere e accedere a questi dati più facilmente.

Insomma, la RE49 continua a guardare avanti mettendo in campo nuovi progetti che oltre a combattere lo spreco aiutano l’ambiente e non solo. «L’azienda è nata per celebrare l’economia circolare – ha affermato Masolini – e da luglio abbiamo formalizzato questo impegno diventando Società benefit e predisponendoci così al nostro primo bilancio di sostenibilità».

Monika Pascolo

 

Articoli correlati