Un progetto – si chiama “Biblia Pauperum” – nato con l’intento di valorizzare il pregevole patrimonio storico-artistico della chiesa di Sant’Andrea a Gris, in comune di Bicinicco. L’unico edificio sacro in Friuli-Venezia Giulia ad aver conservato interamente il ciclo di affreschi concepito secondo la visione medievale della Biblia Pauperum, ovvero la bibbia dei poveri, intesi come illetterati.
Ora l’iniziativa, come spiega il sindaco Paolo Paul, si arricchisce di un nuovo importante tassello che è stato illustrato alla cittadinanza, mercoledì 12 febbraio, nel corso di un incontro a cui ha partecipato anche l’esperto Davide Sartori. Nella piazza che accoglie la chiesa sarà allestita all’aperto una mostra espositiva permanente che, attraverso cinque cartelloni fotografici (che sono già stati oggetto di un’esposizione temporanea), “racconta” il ciclo di affreschi con 72 scene tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento che si colloca tra il 1529 e il 1531, mentre sull’artista (alcuni li assegnano a più mani) mancano documenti.

«Ora stiamo procedendo con l’iter burocratico del progetto, che ha richiesto anche il parere della Soprintendenza, e contiamo di procedere con la posa delle installazioni tra fine 2025 e inizio 2026», spiega il primo cittadino.
Nell’ambito di “Gris Biblia Pauperum”, iniziativa promossa dal Comune e realizzata con il contributo della Regione – che ha messo a disposizione 50 mila euro –, nel 2023 è già stato realizzato un sito internet dedicato alla chiesa e alla sua storia (www.grisbibliapauperum.it) anche con la proposta di un interessante viaggio multimediale alla scoperta di un ciclo affrescato unico, quasi interamente conservato come in origine. In più, è stato creato un cortometraggio che consente, grazie anche a figuranti in abiti d’epoca, di immergersi nella quotidianità di allora dove lo sfondo è rappresentato proprio dai dipinti – che si estendono su 230 metri quadrati di superficie –, con il supporto organizzativo e la direzione artistica di Incipit Film e Mauro Tonini.
«In questa seconda fase del progetto – aggiunge Paul – abbiamo inserito anche un intervento di riarredo della piazza, per il quale abbiamo messo a disposizione 40 mila euro, che sarà completato in contemporanea con l’installazione della mostra».
Un tassello in più nella direzione della valorizzazione e promozione di un patrimonio unico che desta l’interesse non solo di studiosi, ma anche di tanti visitatori. E giunto fino a noi grazie al fatto che per quattro secoli è rimasto protetto dalla calce.
Monika Pascolo