Le autorità slovene negano qualsiasi problema di radioattività, ma in via precauzionale l’Arpa del Friuli-Venezia Giulia sta compiendo misurazioni. Fino ad ora nessuno scostamento dalla normale radioattività di fondo. È il primo blocco della centrale dal 2013
Il blocco automatico della centrale termonucleare di Krško, verificatosi ieri, non desta alcuna preoccupazione. Lo ha affermato l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) che si è attivata non appena avuto notizia dell’accaduto. L’Arpa ha interpellato, tramite l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), l’Autorità slovena che ha confermato “un malfunzionamento in uno dei componenti del sistema di controllo della pompa di alimentazione dei generatori di vapore della centrale, che ha determinato un afflusso insufficiente di acqua ai generatori stessi. Come previsto dal sistema di protezione dell’impianto in tali circostanze il reattore è stato arrestato automaticamente. Non è stato necessario attivare alcuna risposta di emergenza, né vi sono stati rilasci all’ambiente. Il componente all’origine del malfunzionamento (un convertitore del segnale analogico del sistema di controllo in pressione per l’azionamento delle valvole di regolazione della portata) è stato sostituito. Si prevede il riavvio dell’impianto nella giornata di oggi. Questo è il primo arresto automatico che si verifica dal 2013”.
I normali monitoraggi svolti da Arpa questa mattina sul particolato atmosferico, prelevato in continuo nelle ultime 24 ore e sull’irraggiamento in aria, confermano l’assenza di valori diversi da quelli di fondo. Nonostante ciò l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente manterrà alta l’attenzione ed effettuerà se necessario le misurazioni e i controlli più opportuni.
Il blocco ieri sera dovuto all’insufficiente afflusso di acqua ai generatori di vapore