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AmbienteEconomia

Idroelettrico, gara europea per le centrali Fvg

50 realtà imprenditoriali, per lo più disseminate nella montagna del Friuli-Venezia Giulia, con una produzione annua di oltre 55 milioni di kWh di energia pulita, perché originata dall’idroelettrico, e alcune centinaia di dipendenti, stanno vivendo una stagione di grande preoccupazione: le concessioni in scadenza nel 2025 e nel 2027 rischiano di dover essere soggette a gara europea, mettendo queste piccole realtà montane in competizione con colossi internazionali. Complessivamente, inoltre, la normativa di settore appare complessa e non omogenea, con applicazioni differenti nelle regioni italiane e sul territorio europeo. È in questo contesto che l’Assimprido, l’Associazione imprenditori idroelettrici Fvg, insieme a Confartigianato Udine, promuove per venerdì 15 novembre dalle ore 9, presso la sede del Cafc, in viale Palmanova 152 a Udine, il convegno su: «I rinnovi delle “piccole” concessioni idroelettriche: un problema aperto», al quale interverranno professionisti e funzionari del settore per fare chiarezza sull’attuale condizione normativa nazionale ed europea.

«A partire da quanto emergerà da questa giornata di studio e confronto – anticipa la presidente di Assimpidro Fvg, Gianna Cimenti – Assimpidro Fvg in accordo con altre associazioni di imprenditori idroelettrici intende attivare iniziative per giungere all’armonizzazione delle regole a livello europeo, affinché il piccolo idroelettrico non venga dismesso oppure sia fagocitato da fondi stranieri».

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