“Per discrezione vorrei evitare di indicare nomi e fatti ma posso assicurare che ho vissuto esperienze che dimostrano che la fede, la religione non sono estranee allo sport e che la disponibilità del prete favorisce l’intreccio di rapporti e contatti che pur momentanei, legati al tempo olimpico, diventano significativi e permanenti”
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Parla il cappellano delle rappresentative olimpiche italiane, don Mario Lusek: “Condividerò vittorie e sconfitte con gli atleti”