L’appuntamento è per venerdì 1° febbraio alle ore 17.30 al Centro culturale Paolino d’Aquileia. Saranno illustrate le novità che caratterizzano la riedizione e che mettono in luce tutta l’importanza del lavoro di traduzione di don Antonio Bellina e la bellezza della lingua friulana. Oltre al cardinal Bassetti, presidente della Cei, interverranno, tra gli altro, l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, e il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga.
Venerdì 1° febbraio alle ore 17.30, a Udine, al Centro culturale Paolino di Aquileia, in via Treppo 5/B, a Udine, l’Arcidiocesi di Udine e l’Istituto Pio Paschini per la Storia della Chiesa in Friuli presenteranno la nuova edizione in lingua friulana de «La Bibie». Si tratta di un evento di grande rilievo per l’importanza culturale e di fede che la riedizione della Bibbia in lingua friulana riveste per il Friuli e la sua gente. Non a caso interverrà, per l’occasione, il cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana.
Numerose e significative le novità del volume, che non intaccano minimamente l’enorme e generoso lavoro di traduzione di don Antonio Bellina. Anzi. Mettono in luce tutta l’importanza del suo impegno e la straordinaria bellezza della lingua friulana.
Nel dicembre 1997 usciva, sempre a cura dell’Istituto Pio Paschini, la precedente edizione in un unico volume in lingua friulana de «La Bibie» tradotta, appunto, da don Bellina con la collaborazione e la supervisione di autorevoli studiosi: i biblisti mons. Renato De Zan, Rinaldo Fabris, Giorgio Giordani e Marino Qualizza, nonché del musicologo don Giuseppe Cargnello. Una traduzione ufficialmente autorizzata dalla Conferenza Episcopale Italiana «allo scopo di favorire la diffusione della parola di Dio nella lingua nativa del Friuli Venezia Giulia».
«A vent’anni di distanza da quella prima edizione, completamente esaurita da lungo tempo – spiega Gabriele Zanello che ha coordinato i lavori e che interverrà venerdì 1° febbraio –, si era posta la necessità di una ristampa, sia per rispondere a quanti chiedevano di poter disporre nuovamente del volume per un uso personale, sia per promuovere l’uso della lingua friulana nella vita pastorale e liturgica delle comunità, rendendo così effettive le indicazioni dei documenti conciliari (in particolare Sacrosanctum Concilium e Dei Verbum)». Ecco allora che si è deciso di procedere anche a una revisione del testo. «Il lavoro più consistente – illustra il Zanello –, è stato senza dubbio quello di adeguamento, condotto da don Romano Michelotti, della grafia della lingua friulana ai criteri standard che nel frattempo sono stati ufficialmente approvati e riconosciuti. Un intervento chiaramente non sostanziale sul testo ormai approvato dalla Cei, ma che ha consentito di rispettare ancor più pienamente e apprezzare ulteriormente alcune caratteristiche irrinunciabili della versione». Non è mancata poi la correzione di alcuni refusi e di qualche piccola imprecisione nella traduzione.
Ricordiamo che «La Bibie» è in dono per tutti i nuovi abbonati del settimanale diocesano «La Vita Cattolica».